...de "La Principessa degli Elfi"
Dal blog Leggendo Romance, ecco l'opinione di Deborah su "La Principessa degli Elfi". Grazie di cuore!
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“Esiste un mondo, nascosto agli occhi umani, dove è in corso una battaglia sanguinosa tra Elfi della Luce ed Elfi Oscuri, un luogo dove la magia è in ogni angolo e dove buoni e cattivi sono in lotta per il potere.
È su questo sfondo che si snodano le avventure di Layra, Anter ed Ally, i tre personaggi principali del romanzo.
Layra ci viene presentata all'età di dieci anni e già sono intuibili alcune sue caratteristiche: è una ragazzina forte, coraggiosa, che non ha paura di dire la verità anche se può costarle caro, ma è anche una bambina abbandonata dai genitori e questo la fa soffrire, ma in lei qualcosa urla che non tutto è come sembra. Poi improvvisamente arriva la verità: lei è la Principessa degli Elfi della Luce, ricercata dal popolo magico proprio per ciò che il suo ruolo significa. Gli eventi precipitano, il lettore si trova a fare un balzo in avanti di 4 anni quando una Layra quattordicenne si ritroverà ad affrontare tutto ciò che la battaglia comporta.
Come annunciavo Layra è una protagonista che conquista con il suo spirito ribelle e temerario. Ha un cuore buono, onesto e altruista, è capace di affrontare con coraggio tutto il male che incrocia sul suo cammino, e vi assicuro che ce ne sarà molto.
Nel suo percorso Layra incontra due personaggi davvero capaci di toccare il cuore non solo della protagonista, ma anche quello del lettore: Anter e Ally. Fratello e sorella con un passato a segnarli e che li ha uniti più che mai, sono entrambi leali e onesti, fanno parte dei buoni.
Anter è poco più grande di Layra, un bravo combattente degli Elfi della Luce, a capo della rivolta per riprendersi il regno e cacciare gli Elfi Oscuri: è dolce, sensibile, leale e molto coraggioso e adora la sorellina.
Ally è un personaggio fantastico, molto saggia, forse anche troppo per la sua età, ha una grande capacità di cogliere i dettagli e nasconde capacità importanti.
Tutti i personaggi di questa storia sono ben caratterizzati, con contorni ben definiti e collocazioni precise.
In questo fantasy una delle caratteristiche che mi hanno colpito è che la cattiveria dei personaggi più oscuri è tangibile, una malvagità vera che non si ferma davanti alla sofferenza, ogni personaggio della parte oscura è ben caratterizzato e la sua natura esce in maniera a volte subdola altre violenta.
La storia è ricca, un fantasy puro dalla trama capace di coinvolgere e uno stile narrativo semplice e scorrevole. Il romanzo si legge velocemente, le sensazioni vissute dalla protagonista arrivano al lettore che le percepisce e le sente sulla propria pelle.
C'è anche una storia d'amore, di quelle da fiaba che va contro tutto e sopporta ogni cosa, anche un destino che sembra scritto.
La Principessa degli Elfi è un romanzo che parla di buoni sentimenti, di forza e valori positivi ed è solo l'inizio di quella che sembra già prospettarsi come un'avventura straordinaria e avvincente.”
È su questo sfondo che si snodano le avventure di Layra, Anter ed Ally, i tre personaggi principali del romanzo.
Layra ci viene presentata all'età di dieci anni e già sono intuibili alcune sue caratteristiche: è una ragazzina forte, coraggiosa, che non ha paura di dire la verità anche se può costarle caro, ma è anche una bambina abbandonata dai genitori e questo la fa soffrire, ma in lei qualcosa urla che non tutto è come sembra. Poi improvvisamente arriva la verità: lei è la Principessa degli Elfi della Luce, ricercata dal popolo magico proprio per ciò che il suo ruolo significa. Gli eventi precipitano, il lettore si trova a fare un balzo in avanti di 4 anni quando una Layra quattordicenne si ritroverà ad affrontare tutto ciò che la battaglia comporta.
Come annunciavo Layra è una protagonista che conquista con il suo spirito ribelle e temerario. Ha un cuore buono, onesto e altruista, è capace di affrontare con coraggio tutto il male che incrocia sul suo cammino, e vi assicuro che ce ne sarà molto.
Nel suo percorso Layra incontra due personaggi davvero capaci di toccare il cuore non solo della protagonista, ma anche quello del lettore: Anter e Ally. Fratello e sorella con un passato a segnarli e che li ha uniti più che mai, sono entrambi leali e onesti, fanno parte dei buoni.
Anter è poco più grande di Layra, un bravo combattente degli Elfi della Luce, a capo della rivolta per riprendersi il regno e cacciare gli Elfi Oscuri: è dolce, sensibile, leale e molto coraggioso e adora la sorellina.
Ally è un personaggio fantastico, molto saggia, forse anche troppo per la sua età, ha una grande capacità di cogliere i dettagli e nasconde capacità importanti.
Tutti i personaggi di questa storia sono ben caratterizzati, con contorni ben definiti e collocazioni precise.
In questo fantasy una delle caratteristiche che mi hanno colpito è che la cattiveria dei personaggi più oscuri è tangibile, una malvagità vera che non si ferma davanti alla sofferenza, ogni personaggio della parte oscura è ben caratterizzato e la sua natura esce in maniera a volte subdola altre violenta.
La storia è ricca, un fantasy puro dalla trama capace di coinvolgere e uno stile narrativo semplice e scorrevole. Il romanzo si legge velocemente, le sensazioni vissute dalla protagonista arrivano al lettore che le percepisce e le sente sulla propria pelle.
C'è anche una storia d'amore, di quelle da fiaba che va contro tutto e sopporta ogni cosa, anche un destino che sembra scritto.
La Principessa degli Elfi è un romanzo che parla di buoni sentimenti, di forza e valori positivi ed è solo l'inizio di quella che sembra già prospettarsi come un'avventura straordinaria e avvincente.”
Benedetta, dal blog Ioamoilibrieleserietv, ha letto e recensito "La Principessa degli Elfi". Grazie mille!
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“Questo romanzo ha per protagonista Layra, una ragazzina, da anni convinta di essere ciò che non è: umana ma comunque diversa dai suoi coetanei con cui vive ed è consapevole di questa diversità per due cose: il suo diadema, e il fatto che vede creature che NESSUN ALTRO vede: FOLLETTI, FANTASMI e altro; è convinta di essere umana, almeno fino al giorno in cui, nell'orfanotrofio dove ha sempre vissuto, non compare un uomo, che le fa capire, uccidendo i folletti che solo lei vede, di essere diversa dagli altri, di essere qualcosa che lei non immagina nemmeno.
Ed è così che Layra si ritrova a comprendere di essere la principessa degli Elfi della Luce, ma ovviamente non tutto va per il meglio: è consapevole di chi è, ma proprio per questo, viene rapita dai demoni da cui si riuscirà a liberare solo dopo quattro anni; Layra viene trovata svenuta da un ragazzo, Anter, che la porta nel rifugio dove abita con la sorella e tanti altri; all'inizio non si fidano di lei, ma pian piano ci sarà chi sarà dalla sua parte e non solo Anter e la sorella Ally; ma ovviamente le cose si mettono di nuovo male, quando uno dei ragazzi che vive con l'Alleanza, il gruppo di ribelli dove apparentemente, Layra è al sicuro, si rivela per quello che è: un traditore che non ha nessun rimorso nel rimandare Layra nelle grinfie di chi aveva tradito i suoi genitori; tra una disavventura e l'altra, Layra si innamora di Anter e Anter di lei, ma ovviamente Amos, il Principe degli Elfi Oscuri, fa di tutto per tenere Layra con sé e ci riesce pure.
Ma chi l'ha detto che alla fine, Layra non riesca a ribellarsi, a tornare sul trono, facendo tornare il SUO regno, com'era ai tempi dei suoi genitori, e a sposare IL RAGAZZO CHE AMA VERAMENTE? Layra pian piano impara anche a controllare i suoi poteri, anche se Amos in parte ne approfitta per tenerla sotto il suo potere.
Questo romanzo è un mix di fantasia, avventura, amore e pericolo, proprio quello di cui sono appassionata; Licia è riuscita a farmi entrare nel cuore, nella pelle ogni personaggio, a farmi odiare i cattivi, a farmi amare i personaggi buoni; spero solo che nei prossimi volumi, si risolva tutto, ma i genere, quando sono serie, il lieto fine, se arriva, è sempre nel volume conclusivo. Spero solo di resistere!
Quindi sì, vi consiglio vivamente questo romanzo, soprattutto se siete appassionati di fantasy.
Valutazione 5 su 5”
Ed è così che Layra si ritrova a comprendere di essere la principessa degli Elfi della Luce, ma ovviamente non tutto va per il meglio: è consapevole di chi è, ma proprio per questo, viene rapita dai demoni da cui si riuscirà a liberare solo dopo quattro anni; Layra viene trovata svenuta da un ragazzo, Anter, che la porta nel rifugio dove abita con la sorella e tanti altri; all'inizio non si fidano di lei, ma pian piano ci sarà chi sarà dalla sua parte e non solo Anter e la sorella Ally; ma ovviamente le cose si mettono di nuovo male, quando uno dei ragazzi che vive con l'Alleanza, il gruppo di ribelli dove apparentemente, Layra è al sicuro, si rivela per quello che è: un traditore che non ha nessun rimorso nel rimandare Layra nelle grinfie di chi aveva tradito i suoi genitori; tra una disavventura e l'altra, Layra si innamora di Anter e Anter di lei, ma ovviamente Amos, il Principe degli Elfi Oscuri, fa di tutto per tenere Layra con sé e ci riesce pure.
Ma chi l'ha detto che alla fine, Layra non riesca a ribellarsi, a tornare sul trono, facendo tornare il SUO regno, com'era ai tempi dei suoi genitori, e a sposare IL RAGAZZO CHE AMA VERAMENTE? Layra pian piano impara anche a controllare i suoi poteri, anche se Amos in parte ne approfitta per tenerla sotto il suo potere.
Questo romanzo è un mix di fantasia, avventura, amore e pericolo, proprio quello di cui sono appassionata; Licia è riuscita a farmi entrare nel cuore, nella pelle ogni personaggio, a farmi odiare i cattivi, a farmi amare i personaggi buoni; spero solo che nei prossimi volumi, si risolva tutto, ma i genere, quando sono serie, il lieto fine, se arriva, è sempre nel volume conclusivo. Spero solo di resistere!
Quindi sì, vi consiglio vivamente questo romanzo, soprattutto se siete appassionati di fantasy.
Valutazione 5 su 5”
Dal blog Capitolo Zero, Mariateresa ha letto e recensito "La Principessa degli Elfi". Grazie di cuore!
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“La Principessa degli elfi è un fantasy ben scritto e non solo a livello di trama, ma anche a livello grammaticale e sintattico. L'autrice ha fatto davvero un ottimo lavoro.
La storia si sviluppa su un arco temporale lungo e ha come protagonista Layra, la principessa degli Elfi della Luce, figlia di un elfo e di una strega.
Dopo essere stata abbandonata dai genitori in un orfanotrofio ancora in fasce, Layra a dieci anni scopre la sua vera origine anche grazie al diadema azzurro che ha tatuato in fronte. A questo punto viene però rapita dai demoni che la conducono in un modo oscuro e la tengono in ostaggio per raggiungere i loro scopi malefici.
Quattro anni dopo, la nostra protagonista riesce a scappare e fa la conoscenza di Anter e Ally, due fratelli a capo dell'Opposizione, che decidono di proteggerla dai demoni e dagli Elfi Oscuri, nonostante la gente del loro mondo si opponga. Credono che Layra sia solo portatrice di guai e non si fidano di lei.
Basilare nella storia è la guerra per la conquista del potere assoluto tra Elfi della Luce ed Elfi Oscuri, quindi è chiaro che Layra è una figura importantissima per entrambi.
La situazione precipita quasi subito e i cattivi sembreranno prendere il sopravvento, almeno per il momento. Infatti il libro non è autoconclusivo, è il primo di una trilogia e sicuramente se ne vedranno ancora delle belle.
"C'era una volta una bambina" sussurrò, per tenersi impegnata e impedire ai brutti pensieri di toccarla. Una bambina strana. Era diversa, diversa da tutti. Aveva un dono. O una maledizione. Vedeva cose che gli altri non vedevano. Vedeva i fantasmi. Vedeva i folletti," si zittì un secondo stando in ascolto, poi scosse piano la testa e riprese: "Loro erano i suoi unici amici. I fantasmi non sono cattivi, come dicono in molto. Non hanno le catene e il lenzuolo e non fanno del male, o almeno non a chi non ne aveva fatto loro. I folletti... i folletti spesso erano dispettosi, ma non con quella bambina. Con lei, infatti, erano quasi come... come... come una famiglia! Le volevano bene. E non la abbandonavano mai... o quasi mai."
L'elemento che più mi ha colpito nella storia è la netta contrapposizione tra il Bene e il Male, infatti i cattivi sono davvero cattivi e i buoni molto buoni, troppo per i miei gusti. Layra, Anter e Ally sono leali e onesti, ma a volte avrei preferito che fossero animati da un po' più di rabbia per combattere meglio i loro nemici, che di certo non si fanno scrupoli in nessun caso.
Lo sviluppo narrativo è avvincente e caratterizzato da momenti di ilarità, dolcezza, sofferenza, paura, tutti dosati in modo da creare un buon equilibrio. E non mancherà una storia d'amore molto giovanile, pulita e affettuosa. Le atmosfere sono magiche e davvero riescono a far immergere il lettore in un mondo fantastico e sconfinato.
Lo stile di Licia Oliviero è semplice e pulito, ma mai infantile. Come ho già scritto, questo libro si adatta bene ai gusti di adulti e piccini.
La Principessa degli Elfi si è rivelata una storia molto gradevole, l'ho letta con piacere e mi sono lasciata avvolgere dalla sua atmosfera straordinaria.
Potrei considerarla a metà strada tra un fantasy e una fiaba e la consiglio quindi a tutti gli amanti di questo genere, ma anche a chi vuole sognare un po' ad occhi aperti e volare su mondi incantevoli e incantati.”
La storia si sviluppa su un arco temporale lungo e ha come protagonista Layra, la principessa degli Elfi della Luce, figlia di un elfo e di una strega.
Dopo essere stata abbandonata dai genitori in un orfanotrofio ancora in fasce, Layra a dieci anni scopre la sua vera origine anche grazie al diadema azzurro che ha tatuato in fronte. A questo punto viene però rapita dai demoni che la conducono in un modo oscuro e la tengono in ostaggio per raggiungere i loro scopi malefici.
Quattro anni dopo, la nostra protagonista riesce a scappare e fa la conoscenza di Anter e Ally, due fratelli a capo dell'Opposizione, che decidono di proteggerla dai demoni e dagli Elfi Oscuri, nonostante la gente del loro mondo si opponga. Credono che Layra sia solo portatrice di guai e non si fidano di lei.
Basilare nella storia è la guerra per la conquista del potere assoluto tra Elfi della Luce ed Elfi Oscuri, quindi è chiaro che Layra è una figura importantissima per entrambi.
La situazione precipita quasi subito e i cattivi sembreranno prendere il sopravvento, almeno per il momento. Infatti il libro non è autoconclusivo, è il primo di una trilogia e sicuramente se ne vedranno ancora delle belle.
"C'era una volta una bambina" sussurrò, per tenersi impegnata e impedire ai brutti pensieri di toccarla. Una bambina strana. Era diversa, diversa da tutti. Aveva un dono. O una maledizione. Vedeva cose che gli altri non vedevano. Vedeva i fantasmi. Vedeva i folletti," si zittì un secondo stando in ascolto, poi scosse piano la testa e riprese: "Loro erano i suoi unici amici. I fantasmi non sono cattivi, come dicono in molto. Non hanno le catene e il lenzuolo e non fanno del male, o almeno non a chi non ne aveva fatto loro. I folletti... i folletti spesso erano dispettosi, ma non con quella bambina. Con lei, infatti, erano quasi come... come... come una famiglia! Le volevano bene. E non la abbandonavano mai... o quasi mai."
L'elemento che più mi ha colpito nella storia è la netta contrapposizione tra il Bene e il Male, infatti i cattivi sono davvero cattivi e i buoni molto buoni, troppo per i miei gusti. Layra, Anter e Ally sono leali e onesti, ma a volte avrei preferito che fossero animati da un po' più di rabbia per combattere meglio i loro nemici, che di certo non si fanno scrupoli in nessun caso.
Lo sviluppo narrativo è avvincente e caratterizzato da momenti di ilarità, dolcezza, sofferenza, paura, tutti dosati in modo da creare un buon equilibrio. E non mancherà una storia d'amore molto giovanile, pulita e affettuosa. Le atmosfere sono magiche e davvero riescono a far immergere il lettore in un mondo fantastico e sconfinato.
Lo stile di Licia Oliviero è semplice e pulito, ma mai infantile. Come ho già scritto, questo libro si adatta bene ai gusti di adulti e piccini.
La Principessa degli Elfi si è rivelata una storia molto gradevole, l'ho letta con piacere e mi sono lasciata avvolgere dalla sua atmosfera straordinaria.
Potrei considerarla a metà strada tra un fantasy e una fiaba e la consiglio quindi a tutti gli amanti di questo genere, ma anche a chi vuole sognare un po' ad occhi aperti e volare su mondi incantevoli e incantati.”
Nuova recensione per "La Principessa degli Elfi", scritta da Morena, del blog 365 Days of Books. Grazie mille!
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“Eccomi con una nuova recensione, oggi vi parlo di "La principessa degli Elfi".
Devo dire che inizialmente non riuscivo a trovare un filo nella trama, ma più andavo avanti nella lettura più ne comprendevo gli intrecci. Vi dirò il genere fantasy è uno dei miei preferiti e diciamo che su vampiri, stregoni e quant'altro avevo letto quasi tutto; invece sul mondo degli elfi quasi niente, quindi mi ha fatto molto piacere leggerlo. Mi sono avvicinata a questa storia con molta curiosità e voglia di scoprire un nuovo mondo a me ancora sconosciuto, un mondo magico e fatato.
Per dare quel tocco in più alla narrazione, non poteva mancare la 'storia d amore' tra la protagonista e il suo amico e diciamoci anche la verità, forse è proprio questa componente uno dei migliori punti di forza del romanzo; una storia che coinvolge fin dalla prima pagina e ti fa andare avanti con la voglia di scoprire sempre di più.
Questo è il primo libro della trilogia, e come ogni buona serie che si rispetti lascia il lettore con il fiato sospeso e con la grandissima curiosità di sapere il prima possibile cosa succederà nei volumi successivi....Io non vi svelo null'altro, sta a voi conoscere in prima persona questa bella storia.
Raccomando il libro ai lettori di fantasy che come hanno sempre voglia di scoprire storie e generi nuovi e disposti a non avere subito il finale perfetto, ma ricordate, l'attesa è essa stessa il piacere!
Vi do appuntamento alla prossima recensione! - Mory
VALUTAZIONE: 4 su 5 Bello”
Devo dire che inizialmente non riuscivo a trovare un filo nella trama, ma più andavo avanti nella lettura più ne comprendevo gli intrecci. Vi dirò il genere fantasy è uno dei miei preferiti e diciamo che su vampiri, stregoni e quant'altro avevo letto quasi tutto; invece sul mondo degli elfi quasi niente, quindi mi ha fatto molto piacere leggerlo. Mi sono avvicinata a questa storia con molta curiosità e voglia di scoprire un nuovo mondo a me ancora sconosciuto, un mondo magico e fatato.
Per dare quel tocco in più alla narrazione, non poteva mancare la 'storia d amore' tra la protagonista e il suo amico e diciamoci anche la verità, forse è proprio questa componente uno dei migliori punti di forza del romanzo; una storia che coinvolge fin dalla prima pagina e ti fa andare avanti con la voglia di scoprire sempre di più.
Questo è il primo libro della trilogia, e come ogni buona serie che si rispetti lascia il lettore con il fiato sospeso e con la grandissima curiosità di sapere il prima possibile cosa succederà nei volumi successivi....Io non vi svelo null'altro, sta a voi conoscere in prima persona questa bella storia.
Raccomando il libro ai lettori di fantasy che come hanno sempre voglia di scoprire storie e generi nuovi e disposti a non avere subito il finale perfetto, ma ricordate, l'attesa è essa stessa il piacere!
Vi do appuntamento alla prossima recensione! - Mory
VALUTAZIONE: 4 su 5 Bello”
Anche Fedy-lka, dal blog Dreaming Wonderland, ha letto e recensito "La Principessa degli Elfi". Grazie!
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“Layra ha vissuto 4 anni prigioniera dei demoni a causa di un segno riconoscibile, un diadema sulla sua fronte che sta a simboleggiare nobiltà; infatti, è la regina degli elfi della luce, o meglio, lo dovrà diventare. Fin da piccola, per questo, è stata maltrattata ma, all'età di 14 anni, finalmente, è riuscita a scappare. Nel suo cammino troverà Anter e sua sorella, due fratelli, per l'appunto, che vorranno proteggerla, ma non solo loro due; ci saranno incontri e ostacoli molto meno piacevoli...
Ringrazio l'autrice per avermi inviato la copia digitale di questa storia. Sono sempre stata affascinata da fate, elfi e creature simili, quindi ero molto incuriosita.
La storia comincia facendoci conoscere Layra, la protagonista, che è ancora una bambina, che vede le creaturine e per questo la prendono in giro; nessuno sa che è così perché in realtà ha origini nobili. Nessuno, tranne qualcuno che sarà molto cattivo con lei. Poi crescerà, e sarà un'adolescente, ancora piccola ma forte e abbastanza sicura, la sua prigionia l'ha resa indipendente ma non le ha indurito il cuore. E, quando riesce a scappare, vediamo ancora di più queste caratteristiche, le percepiamo. Sappiamo che è leale e giusta, doti adatte ad una regnante. Se ne accorgeranno tutti, sia chi la vuole proteggere, sia chi non ha affatto buone intenzioni. Layra dovrà far fronte a tanto, troppo e dovrà fare delle scelte sofferte, che le spezzeranno il cuore. Ma le farà per il suo senso di giustizia, anche se la faranno soffrire. Imparerà a combattere per proteggersi diventando sempre più forte anche se con un animo buono.
Come si è capito, il personaggio è costruito abbastanza bene e non si può non sentirsi un po' affezionati come al resto dei "buoni".
Credo che questa sia una storia con un'idea di fondo molto buona, scritta in maniera semplice (seppur con qualche piccolo errore), con un ritmo scorrevole e mai noioso. Non mancano i colpi di scena, l'azione, così com'è ricca anche di scene toccanti e più profonde.
Ho apprezzato questa storia perché, secondo me, contiene il giusto mix di elementi che rendono un libro di qualità e appassionante.
Sono contenta di averlo letto e mi auguro di poter scoprire presto cosa accadrà successivamente! Ve lo straconsiglio!
La mia votazione:
4/5 Bello!”
Ringrazio l'autrice per avermi inviato la copia digitale di questa storia. Sono sempre stata affascinata da fate, elfi e creature simili, quindi ero molto incuriosita.
La storia comincia facendoci conoscere Layra, la protagonista, che è ancora una bambina, che vede le creaturine e per questo la prendono in giro; nessuno sa che è così perché in realtà ha origini nobili. Nessuno, tranne qualcuno che sarà molto cattivo con lei. Poi crescerà, e sarà un'adolescente, ancora piccola ma forte e abbastanza sicura, la sua prigionia l'ha resa indipendente ma non le ha indurito il cuore. E, quando riesce a scappare, vediamo ancora di più queste caratteristiche, le percepiamo. Sappiamo che è leale e giusta, doti adatte ad una regnante. Se ne accorgeranno tutti, sia chi la vuole proteggere, sia chi non ha affatto buone intenzioni. Layra dovrà far fronte a tanto, troppo e dovrà fare delle scelte sofferte, che le spezzeranno il cuore. Ma le farà per il suo senso di giustizia, anche se la faranno soffrire. Imparerà a combattere per proteggersi diventando sempre più forte anche se con un animo buono.
Come si è capito, il personaggio è costruito abbastanza bene e non si può non sentirsi un po' affezionati come al resto dei "buoni".
Credo che questa sia una storia con un'idea di fondo molto buona, scritta in maniera semplice (seppur con qualche piccolo errore), con un ritmo scorrevole e mai noioso. Non mancano i colpi di scena, l'azione, così com'è ricca anche di scene toccanti e più profonde.
Ho apprezzato questa storia perché, secondo me, contiene il giusto mix di elementi che rendono un libro di qualità e appassionante.
Sono contenta di averlo letto e mi auguro di poter scoprire presto cosa accadrà successivamente! Ve lo straconsiglio!
La mia votazione:
4/5 Bello!”
Elsa, dal blog La Cercatrice di Storie, ha letto e recensito "La Principessa degli Elfi". Ecco cosa ne pensa.
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“La Principessa degli Elfi racconta la storia di Layra che, vissuta per dieci anni in un orfanotrofio umano, scopre di essere la Principessa degli Elfi della Luce, trovandosi al centro di una guerra tra Elfi della Luce ed Elfi Oscuri.
Ho trovato il libro un buon esordio, soprattutto se si intende rivolto ad un pubblico molto giovane, dagli 11/12 anni in su.
I personaggi sono ben delineati e si dividono nettamente in buoni e cattivi: i primi, sempre onesti e coraggiosi e i secondi, crudeli e violenti. Mi ha stupito l'uso della violenza, la quale ricorre spessissimo nel libro, caratterizzando in particolare il personaggio di Drew e rendendolo, da subito, l'antagonista principale dei nostri eroi.
Nel corso della storia conosceremo anche Amos, il re degli Elfi Oscuri. Su di lui ancora non mi sono fatta un'opinione precisa, ma mi è sembrato sicuramente interessante.
Per quanto riguarda invece il gruppo dei personaggi positivi, ne fa sicuramente parte Anter, un Elfo della Luce che fa parte dell'Opposizione, un movimento che tenta di contrastare il predominio degli Elfi Oscuri. Se dovessi fare un paragone con le fiabe classiche, Anter sarebbe sicuramente il cavaliere dall'armatura scintillante, coraggioso e integerrimo.
Ally, la sorellina decenne di Anter, è il personaggio che mi è piaciuto di più ma anche quello che mi ha lasciato abbastanza perplessa perché spesso parla e si comporta come qualcuno molto più grande dei suoi dieci anni. Devo però ammettere che diversi fattori potrebbero giustificare questa sua caratteristica: tutti i personaggi principali sono molto giovani (Layra e Anter, per esempio, hanno rispettivamente 14 e 16 anni); il romanzo è ambientato in una situazione in cui essi sono, per forza di cose, cresciuti in fretta; nel caso di Ally, la particolarità dei suoi poteri potrebbe giustificare una saggezza e consapevolezza inconsueta.
Infine, Layra, è un personaggio totalmente positivo. Nonostante l'infanzia non esattamente felice e le angherie subite, dimostra una forza fuori dal comune, cercando di non arrendersi e di non perdere la speranza.
Dal punto di vista narrativo, ho notato un po' di confusione nei primissimi capitoli: il libro infatti comincia catapultando il lettore direttamente in una situazione già avviata, senza dare sufficienti spiegazioni e punti fermi. Dopo i primi capitoli che non mi hanno convinto particolarmente e che presentano alcuni punti secondo me da rafforzare (soprattutto per quanto riguarda il ritmo della narrazione), la storia si fa più coinvolgente, meglio costruita ed emerge in maniera più chiara il carattere dei personaggi.
Lo stile è semplice e scorrevole: solo alla fine mi sono accorta che il libro constasse di 300 pagine, che sono letteralmente volate mentre seguivo le peripezie di Layra.
La Principessa degli Elfi è il primo libro di una trilogia e il finale, oltre a lasciare con una grande curiosità di sapere cosa succede dopo, pone delle ottime basi per il seguito.
Pro: storia scorrevole
Contro: primi capitoli poco convincenti
* VALUTAZIONE *
Un fantasy per ragazzi scorrevole, avvincente e scritto bene
PUNTEGGIO
7,6/10”
Ho trovato il libro un buon esordio, soprattutto se si intende rivolto ad un pubblico molto giovane, dagli 11/12 anni in su.
I personaggi sono ben delineati e si dividono nettamente in buoni e cattivi: i primi, sempre onesti e coraggiosi e i secondi, crudeli e violenti. Mi ha stupito l'uso della violenza, la quale ricorre spessissimo nel libro, caratterizzando in particolare il personaggio di Drew e rendendolo, da subito, l'antagonista principale dei nostri eroi.
Nel corso della storia conosceremo anche Amos, il re degli Elfi Oscuri. Su di lui ancora non mi sono fatta un'opinione precisa, ma mi è sembrato sicuramente interessante.
Per quanto riguarda invece il gruppo dei personaggi positivi, ne fa sicuramente parte Anter, un Elfo della Luce che fa parte dell'Opposizione, un movimento che tenta di contrastare il predominio degli Elfi Oscuri. Se dovessi fare un paragone con le fiabe classiche, Anter sarebbe sicuramente il cavaliere dall'armatura scintillante, coraggioso e integerrimo.
Ally, la sorellina decenne di Anter, è il personaggio che mi è piaciuto di più ma anche quello che mi ha lasciato abbastanza perplessa perché spesso parla e si comporta come qualcuno molto più grande dei suoi dieci anni. Devo però ammettere che diversi fattori potrebbero giustificare questa sua caratteristica: tutti i personaggi principali sono molto giovani (Layra e Anter, per esempio, hanno rispettivamente 14 e 16 anni); il romanzo è ambientato in una situazione in cui essi sono, per forza di cose, cresciuti in fretta; nel caso di Ally, la particolarità dei suoi poteri potrebbe giustificare una saggezza e consapevolezza inconsueta.
Infine, Layra, è un personaggio totalmente positivo. Nonostante l'infanzia non esattamente felice e le angherie subite, dimostra una forza fuori dal comune, cercando di non arrendersi e di non perdere la speranza.
Dal punto di vista narrativo, ho notato un po' di confusione nei primissimi capitoli: il libro infatti comincia catapultando il lettore direttamente in una situazione già avviata, senza dare sufficienti spiegazioni e punti fermi. Dopo i primi capitoli che non mi hanno convinto particolarmente e che presentano alcuni punti secondo me da rafforzare (soprattutto per quanto riguarda il ritmo della narrazione), la storia si fa più coinvolgente, meglio costruita ed emerge in maniera più chiara il carattere dei personaggi.
Lo stile è semplice e scorrevole: solo alla fine mi sono accorta che il libro constasse di 300 pagine, che sono letteralmente volate mentre seguivo le peripezie di Layra.
La Principessa degli Elfi è il primo libro di una trilogia e il finale, oltre a lasciare con una grande curiosità di sapere cosa succede dopo, pone delle ottime basi per il seguito.
Pro: storia scorrevole
Contro: primi capitoli poco convincenti
* VALUTAZIONE *
Un fantasy per ragazzi scorrevole, avvincente e scritto bene
PUNTEGGIO
7,6/10”
Ecco la recensione di Giulia, dal blog Le Fiamme di Pompei, che ha letto e recensito "La Principessa degli Elfi" Grazie mille!
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“Questo libro è il primo di una trilogia e per quanto mi riguarda mi è piaciuto moltissimo, secondo me promettono bene anche gli altri due ma procediamo per gradi. Non avevo mai letto nulla dell’autrice, non mi aspettavo di certo il romanzo fantasy del secolo ma sono rimasta molto colpita dal lavoro fatto in generale su questo libro.
Io amante del fantasy ho adorato come è stata sviluppata la parte “magica” del romanzo, i vari combattimenti e i poteri di Layra e degli altri personaggi sono trattati molto bene. La trama in se è abbastanza avvincente ma all’inizio risulta un po’ confusionaria: non si capisce se la protagonista si immagini le cose oppure accadono realmente e questa cosa in un romanzo fantasy non deve succedere assolutamente. Nel romanzo fantasy può accadere di tutto e l’autore deve riuscire a renderlo così credibile da renderlo quasi normale. Nella seconda parte, quando entriamo nel cuore del romanzo fortunatamente questa cosa succede.
I personaggi risultano molto credibili e ben sviluppati, il romanzo è molto lungo e secondo me potevano ancora essere migliorati ma già così vanno bene. Come in ogni storia fantasy esiste una storia d’amore e qui è molto giovane come storia. I protagonisti, Layra e Anter, hanno rispettivamente 14 e 16 anni. La storia d’amore è stata incentrata sulla dolcezza, sulla fiducia che i due ragazzi hanno l’uno dell’altra, sull’istinto di protezione reciproca ed è stata davvero sviluppata bene senza esagerare. Ho trovato il passato di Layra non sviluppato come avrei voluto, molto debole nella prima parte nel romanzo ma Layra nella parte finale prende decisioni da donna e gli dà un’aria girl power molto forte che ho amato. Il mio personaggio preferito sicuramente è Amos, l’antagonista principale. Meraviglioso, ho amato la sua descrizione, i suoi dialoghi e tutto quello che lo riguarda! 10 e lode per questo personaggio. L’unico personaggio che mi ha destabilizzato è il personaggio di Ally: una ragazzina di 10 anni è troppo sveglia, con delle caratteristiche che non rappresentano la sua età e con delle reazioni assolutamente improbabili, per non parlare dei termini che usa nel parlare. Forse sarebbe stato più indicato mettere un’età diversa oppure cambiare totalmente il personaggio.
Considerazioni:
La scrittura è molto fluida e le reazioni dei personaggi sono molto naturali. Credo proprio di leggere il secondo e anche il terzo sperando siano belli quanto il primo!
Consiglio questo libro agli amanti del classic fantasy, se amate questo stile molto fiabesco pieno di creature fatate e di battaglie magiche fa per voi!”
Io amante del fantasy ho adorato come è stata sviluppata la parte “magica” del romanzo, i vari combattimenti e i poteri di Layra e degli altri personaggi sono trattati molto bene. La trama in se è abbastanza avvincente ma all’inizio risulta un po’ confusionaria: non si capisce se la protagonista si immagini le cose oppure accadono realmente e questa cosa in un romanzo fantasy non deve succedere assolutamente. Nel romanzo fantasy può accadere di tutto e l’autore deve riuscire a renderlo così credibile da renderlo quasi normale. Nella seconda parte, quando entriamo nel cuore del romanzo fortunatamente questa cosa succede.
I personaggi risultano molto credibili e ben sviluppati, il romanzo è molto lungo e secondo me potevano ancora essere migliorati ma già così vanno bene. Come in ogni storia fantasy esiste una storia d’amore e qui è molto giovane come storia. I protagonisti, Layra e Anter, hanno rispettivamente 14 e 16 anni. La storia d’amore è stata incentrata sulla dolcezza, sulla fiducia che i due ragazzi hanno l’uno dell’altra, sull’istinto di protezione reciproca ed è stata davvero sviluppata bene senza esagerare. Ho trovato il passato di Layra non sviluppato come avrei voluto, molto debole nella prima parte nel romanzo ma Layra nella parte finale prende decisioni da donna e gli dà un’aria girl power molto forte che ho amato. Il mio personaggio preferito sicuramente è Amos, l’antagonista principale. Meraviglioso, ho amato la sua descrizione, i suoi dialoghi e tutto quello che lo riguarda! 10 e lode per questo personaggio. L’unico personaggio che mi ha destabilizzato è il personaggio di Ally: una ragazzina di 10 anni è troppo sveglia, con delle caratteristiche che non rappresentano la sua età e con delle reazioni assolutamente improbabili, per non parlare dei termini che usa nel parlare. Forse sarebbe stato più indicato mettere un’età diversa oppure cambiare totalmente il personaggio.
Considerazioni:
La scrittura è molto fluida e le reazioni dei personaggi sono molto naturali. Credo proprio di leggere il secondo e anche il terzo sperando siano belli quanto il primo!
Consiglio questo libro agli amanti del classic fantasy, se amate questo stile molto fiabesco pieno di creature fatate e di battaglie magiche fa per voi!”
Dal blog Toglietemi tutto, ma non i miei libri, Irene ha letto e recensito “La Principessa degli Elfi”. Grazie! ^_^
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“Layra ha 10 anni e ignora completamente l'identità dei suoi genitori, da quando è nata, infatti, vive in orfanotrofio, dove dorme nella soffitta, in cima alle scale.
Il suo passatempo preferito è leggere per la centesima volta un vecchio libro, seguito dalla sua passione di raccontare storie su fantasmi e folletti alle bimbe più piccole, cosa che a volte le causa qualche guaio con la direttrice.
Tutti credono che lei abbia molta fantasia ed immaginazione per inventarsi quelle storie, ma in realtà, Layra i folletti e i fantasmi li vede veramente, sono i suoi amici.
"È difficile trovare qualcuno che ti stia ad ascoltare. Io sono una brava ascoltatrice."
Un giorno, riceve una strana visita da un uomo di nome Urien, e capisce subito che non deve fidarsi
di lui.
Urien la mette alla prova, le mostra una gabbietta piena di folletti, che poi prende e mette vicino ad un vaso di fiori, questi iniziano a soffocare ed Urien la sfida chiedendole cosa vede, Layra spinge a terra il vaso e scappa via.
Cosa vuole da lei quell'uomo? Chi è? Come sa dei folletti?
Al sicuro nella sua stanza, Layra chiede aiuto ai suoi amici fantastici che le svelano che quello potrebbe essere un demone, potente e malvagio.
A causa poi di una punizione, Layra riesce ad avere accesso all'ufficio della direttrice e incapace di contenere la propria curiosità, cerca tra i documenti e trova una lettera ed un medaglione indirizzati a lei.
Scopre così che quel segno sulla fronte che lei chiama "difetto" in realtà è un diadema che dimostra che lei è la Principessa degli Elfi della Luce. Layra è figlia di un elfo e di una strega.
"Tutte le bambine vorrebbero essere principesse, perché allora io non sono felice?"
Da tempo gli Elfi Oscuri, i demoni, cercano di usurpare il trono degli Elfi della Luce e poter comandare il loro regno, ma non ci sono mai riusciti perché non hanno mai trovato Layra e i suoi genitori.
Dopo la lettura della lettera e la strana visita di Urien, Layra capisce di essere in pericolo e decide di scappare. Ma non fa molta strada, perchè Urien è lì ad aspettarla.
Anni bui e difficili attendono Layra, ma tra dolore e sofferenze, troverà anche amici sinceri.
Numerose avventure dovrà superare, riuscirà a fuggire dai demoni e ritornare al suo popolo natale?
"E da quando t'importa ciò' che dicono gli altri? Lasciali parlare."
Io non aggiungo altro, non voglio svelarvi troppo, perché questo è un libro che merita veramente di essere letto. È scritto molto bene, i personaggi sono affascinanti, sia i buoni che i cattivi coinvolgono il lettore nella trama, così avvincente con non ci si annoia mai.
Pagina dopo pagina il racconto scorre lieto senza intoppi, ed è inutile dire che ho adorato la piccola e coraggiosa Ally, la sorella di Anter, amico di Layra.
Questa lettura mi ha incantata a tal punto che non mi sono accorta che ero giunta alla fine, ci sono rimasta malissimo, ed ovviamente la prima cosa che ho fatto è stato controllare se vi fosse già un seguito perché non potevo resistere alla curiosità di sapere, e fortunatamente ce ne sono addirittura due!!!
Non posso che consigliare a tutti questo libro, sono sicura che vi piacerà e che correrete anche a voi a leggere il seguito, non dubito del fatto che ne rimarrete conquistati.
Assegno al libro:
- Personaggi 4 - Ambientazione 5 - Copertina 4 - Trama 4 - Stile scrittura 5 -
Voto totale 4 su 5”
Il suo passatempo preferito è leggere per la centesima volta un vecchio libro, seguito dalla sua passione di raccontare storie su fantasmi e folletti alle bimbe più piccole, cosa che a volte le causa qualche guaio con la direttrice.
Tutti credono che lei abbia molta fantasia ed immaginazione per inventarsi quelle storie, ma in realtà, Layra i folletti e i fantasmi li vede veramente, sono i suoi amici.
"È difficile trovare qualcuno che ti stia ad ascoltare. Io sono una brava ascoltatrice."
Un giorno, riceve una strana visita da un uomo di nome Urien, e capisce subito che non deve fidarsi
di lui.
Urien la mette alla prova, le mostra una gabbietta piena di folletti, che poi prende e mette vicino ad un vaso di fiori, questi iniziano a soffocare ed Urien la sfida chiedendole cosa vede, Layra spinge a terra il vaso e scappa via.
Cosa vuole da lei quell'uomo? Chi è? Come sa dei folletti?
Al sicuro nella sua stanza, Layra chiede aiuto ai suoi amici fantastici che le svelano che quello potrebbe essere un demone, potente e malvagio.
A causa poi di una punizione, Layra riesce ad avere accesso all'ufficio della direttrice e incapace di contenere la propria curiosità, cerca tra i documenti e trova una lettera ed un medaglione indirizzati a lei.
Scopre così che quel segno sulla fronte che lei chiama "difetto" in realtà è un diadema che dimostra che lei è la Principessa degli Elfi della Luce. Layra è figlia di un elfo e di una strega.
"Tutte le bambine vorrebbero essere principesse, perché allora io non sono felice?"
Da tempo gli Elfi Oscuri, i demoni, cercano di usurpare il trono degli Elfi della Luce e poter comandare il loro regno, ma non ci sono mai riusciti perché non hanno mai trovato Layra e i suoi genitori.
Dopo la lettura della lettera e la strana visita di Urien, Layra capisce di essere in pericolo e decide di scappare. Ma non fa molta strada, perchè Urien è lì ad aspettarla.
Anni bui e difficili attendono Layra, ma tra dolore e sofferenze, troverà anche amici sinceri.
Numerose avventure dovrà superare, riuscirà a fuggire dai demoni e ritornare al suo popolo natale?
"E da quando t'importa ciò' che dicono gli altri? Lasciali parlare."
Io non aggiungo altro, non voglio svelarvi troppo, perché questo è un libro che merita veramente di essere letto. È scritto molto bene, i personaggi sono affascinanti, sia i buoni che i cattivi coinvolgono il lettore nella trama, così avvincente con non ci si annoia mai.
Pagina dopo pagina il racconto scorre lieto senza intoppi, ed è inutile dire che ho adorato la piccola e coraggiosa Ally, la sorella di Anter, amico di Layra.
Questa lettura mi ha incantata a tal punto che non mi sono accorta che ero giunta alla fine, ci sono rimasta malissimo, ed ovviamente la prima cosa che ho fatto è stato controllare se vi fosse già un seguito perché non potevo resistere alla curiosità di sapere, e fortunatamente ce ne sono addirittura due!!!
Non posso che consigliare a tutti questo libro, sono sicura che vi piacerà e che correrete anche a voi a leggere il seguito, non dubito del fatto che ne rimarrete conquistati.
Assegno al libro:
- Personaggi 4 - Ambientazione 5 - Copertina 4 - Trama 4 - Stile scrittura 5 -
Voto totale 4 su 5”
Dal blog The Bookworms Invasion, Rose ha letto e recensito “La Principessa degli Elfi”. Grazie di cuore!
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“Parto subito col dire che non sapevo cosa aspettarmi per questo libro. E' uno dei pochi libri che ho letto sugli elfi, questo perché con gli elfi e le fate, prima, non andavo molto d'accordo, ma ora, dopo aver letto libri che vedevano queste creature sovrannaturali come protagoniste, la saga Fever, A court of thorns and roses e ora con La principessa degli Elfi, mi sto ricredendo. Ammetto che il libro mi ha sorpresa, mi aspettavo la classica storiella carina, ma banale che ti tiene compagnia per un paio di giorni. Porca miseria come mi sbagliavo
Layra, all'inizio della narrazione è una bambina di dieci anni che da quando è nata vive in un orfanotrofio. Non sa chi siano i suoi genitori ne tanto meno il motivo per cui l'hanno abbandonata. Nell'orfanotrofio viene maltrattata sia dalle altre bambine che dall'istruttrice, però, a tenerle compagnia ci sono Sig, Kiki e Tim: due elfi e lo spirito di un bambino.
La nostra protagonista, difatti, è in grado di vedere questi piccoli esserini. Lei non è come gli altri bambini, infatti possiede un diadema sottile, composto da una linea azzurra per lato, leggermente curva, con delle diramazioni che terminano in piccoli ghirigori e una gemma azzurra disegnata al centro della fronte.
Un giorno, per caso, nell'ufficio dell'istruttrice trova una busta con dentro una lettera dei suoi genitori e un ciondolo con un sole, una luna e una stella messi a forma di triangolo.
Con la lettera scopre di essere la principessa degli Elfi della Luce.
«C’era una volta una bambina.» sussurrò, per tenersi impegnata e impedire ai brutti pensieri di toccarla. «Una bambina strana. Era diversa, diversa da tutti. Aveva un dono. O una maledizione. Vedeva cose che gli altri non vedevano. Vedeva i fantasmi. Vedeva i folletti.» si zittì un secondo stando in ascolto, poi scosse piano la testa e riprese: «Loro erano i suoi unici amici. I fantasmi non sono cattivi, come dicono in molti. Non hanno le catene e il lenzuolo e non fanno del male, o almeno non a chi non ne aveva fatto loro. I folletti... i folletti spesso sono dispettosi, ma non con quella bambina. Con lei, infatti, erano quasi come... come... come una famiglia! Le volevano bene. E non la abbandonavano mai... o quasi mai.»
Successivamente arriva Urien, un demone che la rapisce e la tiene sua prigioniera per quattro anni nei quali la tormenta in tutti i modi possibili.
Dopo questi quattro anni lei riesce a fuggire e trova l'Opposizione, costituita dagli Elfi della Luce sopravvissuti alla guerra in cui i gli Elfi Oscuri usurparono il loro trono.
Qui incontra Anter, un ragazzo di sedici anni, Guida dell'Opposizione e la sua sorellina di dieci anni, Ally.
Anter la aiuta a imparare a difendersi perchè nell'Opposizione Layra non è la benvenuta. I problemi per i nostri tre giovani protagonisti sono appena iniziati.
Layra è una ragazza che non ha mai ricevuto affetto nella vita e per la sua età è molto coraggiosa e con i piedi per terra. Mi sono affezionata a lei, se fossi stata in lei avrei fatto le sue stesse scelte (quella del ciondolo a parte).
La sua story love con Anter, devo dire, è un po' banale, ma data l'età dei due, quattordici e sedici, trovo normale che sia un po' impacciata.
Inoltre Anter non è il classico ragazzo libresco alto, bello come un Dio greco e forte, lui è ironico, dolce, coraggioso e farebbe di tutto per proteggere la sua Layra e Ally.
Vorrei parlare anche di Ally. Date una medaglia all'autrice per aver creato questo fantastico personaggio. Quasi ogni volta che lei parlava ridevo come una cretina, quella bambina è una boccata di aria fresca.
«Ma bravi! Io vi aspetto, mi preoccupo, vi cerco, vi do già per morti e voi che fate? Vi baciate!» disse Ally a braccia conserte appoggiata a un albero. «Ally!» Anter sobbalzò, poi borbottò: «Possibile che tu debba sempre fare commenti sarcastici in momenti inopportuni?»
Di solito non parlo dei Villains, ma ritengo che per questo libro i cattivi meritano di farsi sentire.
Principalmente ce ne sono quattro: Amos (il boss dei boss), Urien, Carnes e Drew.
I primi tre li ho adorati, sono proprio dei cattivi con la C maiuscola: spietati, perfidi, spregevoli e molto, molto violenti.
Avete presente Ramsay Bolton? Ecco, uguale. Provano piacere a torturare le persone.
Drew, invece, se crepasse di una morte lenta e dolorosa mi renderebbe mooolto felice.
L'autrice, infatti, ha saputo creare volutamente un personaggio rompiscatole e odioso come i lunedì.
La storia è molto coinvolgente, soprattutto nella seconda parte del libro. Rimani con il fiato sospeso perché hai paura che succeda qualcosa ai tuoi personaggi.
Anche per La principessa degli Elfi la scrittura è molto fluida e scorrevole e non riuscirete a mettere giù il libro. Il tutto si conclude con un finale che ti fa desiderare di avere subito il secondo nelle tue mani.
Unica cosa che mi ha fatto tirare un po' su il naso è che, per un paio di volte durante la lettura ho incontrato dei Deus ex machina. Per chi non lo sapesse è un termine che indica un evento o un personaggio che, nel corso della storia, risolve dei problemi, spesso con modalità non correlate rispetto alla logica interna della vicenda. Infatti è capitato più volte che i personaggi si trovassero in una situazione di pericolo e poi puff, per un motivo o per l'altro si salvano.
Oltre a questa piccola cosa posso dire che il libro mi è davvero piaciuto e che non vedo l'ora di leggere il secondo.
Licia, ripeto, meriti una medaglia, anche di cioccolato, per aver creato Ally!
“Se si vogliono realizzare i propri sogni, si deve avere la forza di farlo da soli, non serve piangere.”
VOTO: 4 su 5”
Layra, all'inizio della narrazione è una bambina di dieci anni che da quando è nata vive in un orfanotrofio. Non sa chi siano i suoi genitori ne tanto meno il motivo per cui l'hanno abbandonata. Nell'orfanotrofio viene maltrattata sia dalle altre bambine che dall'istruttrice, però, a tenerle compagnia ci sono Sig, Kiki e Tim: due elfi e lo spirito di un bambino.
La nostra protagonista, difatti, è in grado di vedere questi piccoli esserini. Lei non è come gli altri bambini, infatti possiede un diadema sottile, composto da una linea azzurra per lato, leggermente curva, con delle diramazioni che terminano in piccoli ghirigori e una gemma azzurra disegnata al centro della fronte.
Un giorno, per caso, nell'ufficio dell'istruttrice trova una busta con dentro una lettera dei suoi genitori e un ciondolo con un sole, una luna e una stella messi a forma di triangolo.
Con la lettera scopre di essere la principessa degli Elfi della Luce.
«C’era una volta una bambina.» sussurrò, per tenersi impegnata e impedire ai brutti pensieri di toccarla. «Una bambina strana. Era diversa, diversa da tutti. Aveva un dono. O una maledizione. Vedeva cose che gli altri non vedevano. Vedeva i fantasmi. Vedeva i folletti.» si zittì un secondo stando in ascolto, poi scosse piano la testa e riprese: «Loro erano i suoi unici amici. I fantasmi non sono cattivi, come dicono in molti. Non hanno le catene e il lenzuolo e non fanno del male, o almeno non a chi non ne aveva fatto loro. I folletti... i folletti spesso sono dispettosi, ma non con quella bambina. Con lei, infatti, erano quasi come... come... come una famiglia! Le volevano bene. E non la abbandonavano mai... o quasi mai.»
Successivamente arriva Urien, un demone che la rapisce e la tiene sua prigioniera per quattro anni nei quali la tormenta in tutti i modi possibili.
Dopo questi quattro anni lei riesce a fuggire e trova l'Opposizione, costituita dagli Elfi della Luce sopravvissuti alla guerra in cui i gli Elfi Oscuri usurparono il loro trono.
Qui incontra Anter, un ragazzo di sedici anni, Guida dell'Opposizione e la sua sorellina di dieci anni, Ally.
Anter la aiuta a imparare a difendersi perchè nell'Opposizione Layra non è la benvenuta. I problemi per i nostri tre giovani protagonisti sono appena iniziati.
Layra è una ragazza che non ha mai ricevuto affetto nella vita e per la sua età è molto coraggiosa e con i piedi per terra. Mi sono affezionata a lei, se fossi stata in lei avrei fatto le sue stesse scelte (quella del ciondolo a parte).
La sua story love con Anter, devo dire, è un po' banale, ma data l'età dei due, quattordici e sedici, trovo normale che sia un po' impacciata.
Inoltre Anter non è il classico ragazzo libresco alto, bello come un Dio greco e forte, lui è ironico, dolce, coraggioso e farebbe di tutto per proteggere la sua Layra e Ally.
Vorrei parlare anche di Ally. Date una medaglia all'autrice per aver creato questo fantastico personaggio. Quasi ogni volta che lei parlava ridevo come una cretina, quella bambina è una boccata di aria fresca.
«Ma bravi! Io vi aspetto, mi preoccupo, vi cerco, vi do già per morti e voi che fate? Vi baciate!» disse Ally a braccia conserte appoggiata a un albero. «Ally!» Anter sobbalzò, poi borbottò: «Possibile che tu debba sempre fare commenti sarcastici in momenti inopportuni?»
Di solito non parlo dei Villains, ma ritengo che per questo libro i cattivi meritano di farsi sentire.
Principalmente ce ne sono quattro: Amos (il boss dei boss), Urien, Carnes e Drew.
I primi tre li ho adorati, sono proprio dei cattivi con la C maiuscola: spietati, perfidi, spregevoli e molto, molto violenti.
Avete presente Ramsay Bolton? Ecco, uguale. Provano piacere a torturare le persone.
Drew, invece, se crepasse di una morte lenta e dolorosa mi renderebbe mooolto felice.
L'autrice, infatti, ha saputo creare volutamente un personaggio rompiscatole e odioso come i lunedì.
La storia è molto coinvolgente, soprattutto nella seconda parte del libro. Rimani con il fiato sospeso perché hai paura che succeda qualcosa ai tuoi personaggi.
Anche per La principessa degli Elfi la scrittura è molto fluida e scorrevole e non riuscirete a mettere giù il libro. Il tutto si conclude con un finale che ti fa desiderare di avere subito il secondo nelle tue mani.
Unica cosa che mi ha fatto tirare un po' su il naso è che, per un paio di volte durante la lettura ho incontrato dei Deus ex machina. Per chi non lo sapesse è un termine che indica un evento o un personaggio che, nel corso della storia, risolve dei problemi, spesso con modalità non correlate rispetto alla logica interna della vicenda. Infatti è capitato più volte che i personaggi si trovassero in una situazione di pericolo e poi puff, per un motivo o per l'altro si salvano.
Oltre a questa piccola cosa posso dire che il libro mi è davvero piaciuto e che non vedo l'ora di leggere il secondo.
Licia, ripeto, meriti una medaglia, anche di cioccolato, per aver creato Ally!
“Se si vogliono realizzare i propri sogni, si deve avere la forza di farlo da soli, non serve piangere.”
VOTO: 4 su 5”
Dal blog Sogni d’inchiostro, Gresi ha espresso la sua opinione su “La Principessa degli Elfi”. Grazie mille, Gresi!
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“Era tardi quando finii di leggere la storia di Layra. Il cielo era buio, la luna splendeva luminosa e pallida come un megalite infelice, la casa immersa nel sonno. Per circa due giorni, il pomeriggio e gran parte della sera ero rimasta sdraiata sul mio morbido letto, nelle orecchie una storia atipica sussurrata dolcemente mentre la penna prendeva appunti e scriveva riga dopo riga, dettata dalla coscienza. Riempivo pagine venate da una piacevole emozione: la scoperta che il bene e il male non sempre si rivelano come immaginiamo.
Per ore la voce con cui è stato raccontato il romanzo aveva evocato un altro mondo, resuscitando nozioni scientifiche ed esoteriche a mio beneficio, ed io non avevo avuto occhi che per il teatro dei fantocci allestito dalle parole di una giovane esordiente. E, quando la voce si zittiva nella testa, rimaneva una certa immagine; ricordavo un incontro inaspettato, sul finire di una settimana stressante e frenetica, con un'autrice sconosciuta. Ero rimasta in silenzio sotto la sua mano carezzevole dal tocco spiccatamente femminile. Il senso del tempo, la lucidità, così invisibili al tatto, non parevano turbarmi minimamente dato che mi limitavo a rimanere con gli occhi saldi alle pagine.
A incuriosirmi era stata l'identità segreta della protagonista, una semplice via di transito per il suo essere, avvolta in una bolla di mistero, che recava il presagio di una lenta agonia. Quanto sarebbe rimasto celato il suo potere? Chi era veramente Layra?
La sua storia mi è entrata sotto la pelle, con quel ragionare un po' diverso dal nostro, non nel piccolo ma nel grande, mi attirò molto. Era un po' quel che avevo cercato, anche se a volte mi era sembrato che nella catena di eventi descritti da Licia mancasse qualche anello. Ho avuto l'impressione di assistere alla fantastica epopea di una generazione che volteggiava per aria come minuscoli granelli di polvere. Così la mia mente non si è sentita precipitare nel vuoto.
Quando terminai di leggere la sua storia, aspettai il momento più adatto per cui trovassi l'ispirazione e mi sedessi alla scrivania. Le pagine palpitavano di magia. Sedotti dallo sguardo di una creatura avida di storie, presero vita inghiottendomi e, con un misto d'eccitazione e stupore, mi accorsi di essere stata racchiusa nella linfa vitale della carta, impressa nel contorno digitale di questa storia. Sorvolai per qualche tempo nei cieli di un paesaggio luminoso e sconosciuto, misurandone i contorni e, in punta di piedi, carpendo i suoi misteri oltre i suoi confini.
Leggendo il romanzo di Licia ho potuto vedere quel mondo di magia che l'autrice ha diligentemente creato. La sua storia, per certi versi originale ed estremamente avvincente, mi ha trasmesso la sensazione di percorrere, a mano a mano, le vicissitudini di questa ragazza. Pagina dopo pagina, avevo l'impressione di essere stata risucchiata da un vortice di parole da cui non avrei avuto scampo e, assieme a Layra, di aver imboccato senza saperlo una ripida discesa verso un abisso di insoddisfazione, supremazia e follia. La sua lettura, infatti, appare quasi come un tentativo di ripercorrere il cammino di Layra all'indietro, una confessione disperata dalla soglia della sua insoddisfazione morale per sfuggire al labirinto di dolori e sofferenze che sono state scavati nella sua mente.
Una schiera di ombre evanescenti che camminano nel sentiero insidioso della vita, il profumo di magia che inebria uomini assetati di potere pronti a contrastare il male, La principessa degli elfi è un romanzo fantasy in cui i personaggi avvertono la presenza di una realtà che presto sarebbe diventata loro. Un enorme impermeabile avvolto da una luce luminosa; detriti trascurati di una vita passata, lontana. Guazzabuglio di sogni, speranze e delusioni di una ragazza, vibranti di vita, privi di ambiguità. Sfere di vetro incastonate nella neve che, una volta scosse, permettono al flusso dei ricordi di prendere vita.
Gioco di luci e ombre, d'immagini che vanno al di là della realtà e che riportano in uno scalcinato istituto o in una sontuosa scuola, zeppo di dialoghi, distrazioni magiche e romantiche, uno stile un po' imperfetto e un ritmo moderato, il romanzo narra una storia semplice e un po' acerba che tuttavia penetra nel lettore al punto tale d'immergerlo in uno stato fra il fascino e l'oblio. Un racconto che altri non è che una continua ricerca dell'identità, un richiamo costante a ciò che si è perduto e poi ritrovato, un oscuro labirinto che, per opera di un disegno non ancora perfetto, entusiasma e appassiona e cattura chiunque ami sentire sulla propria pelle il brivido dell'eccitazione. Asciutto, incerto ma incalzante trasmette piacevolissime sensazioni per tutto il tempo della lettura e, strutturato alla maniera dei romanzi della narrativa contemporanea, è ambientato in un epoca in cui il tempo e lo spazio scorrono a loro libero arbitrio.
Esordio avvincente ed entusiasmante, La principessa degli elfi narra una storia che oscilla continuamente tra il reale e il possibile fatto di strani e oscuri personaggi, scontri immediati e patti stretti col diavolo. Una magia che rende prigionieri, entra nel sangue, trafigge l'anima e atrofizza i pensieri.
Valutazione d'inchiostro: 4”
Per ore la voce con cui è stato raccontato il romanzo aveva evocato un altro mondo, resuscitando nozioni scientifiche ed esoteriche a mio beneficio, ed io non avevo avuto occhi che per il teatro dei fantocci allestito dalle parole di una giovane esordiente. E, quando la voce si zittiva nella testa, rimaneva una certa immagine; ricordavo un incontro inaspettato, sul finire di una settimana stressante e frenetica, con un'autrice sconosciuta. Ero rimasta in silenzio sotto la sua mano carezzevole dal tocco spiccatamente femminile. Il senso del tempo, la lucidità, così invisibili al tatto, non parevano turbarmi minimamente dato che mi limitavo a rimanere con gli occhi saldi alle pagine.
A incuriosirmi era stata l'identità segreta della protagonista, una semplice via di transito per il suo essere, avvolta in una bolla di mistero, che recava il presagio di una lenta agonia. Quanto sarebbe rimasto celato il suo potere? Chi era veramente Layra?
La sua storia mi è entrata sotto la pelle, con quel ragionare un po' diverso dal nostro, non nel piccolo ma nel grande, mi attirò molto. Era un po' quel che avevo cercato, anche se a volte mi era sembrato che nella catena di eventi descritti da Licia mancasse qualche anello. Ho avuto l'impressione di assistere alla fantastica epopea di una generazione che volteggiava per aria come minuscoli granelli di polvere. Così la mia mente non si è sentita precipitare nel vuoto.
Quando terminai di leggere la sua storia, aspettai il momento più adatto per cui trovassi l'ispirazione e mi sedessi alla scrivania. Le pagine palpitavano di magia. Sedotti dallo sguardo di una creatura avida di storie, presero vita inghiottendomi e, con un misto d'eccitazione e stupore, mi accorsi di essere stata racchiusa nella linfa vitale della carta, impressa nel contorno digitale di questa storia. Sorvolai per qualche tempo nei cieli di un paesaggio luminoso e sconosciuto, misurandone i contorni e, in punta di piedi, carpendo i suoi misteri oltre i suoi confini.
Leggendo il romanzo di Licia ho potuto vedere quel mondo di magia che l'autrice ha diligentemente creato. La sua storia, per certi versi originale ed estremamente avvincente, mi ha trasmesso la sensazione di percorrere, a mano a mano, le vicissitudini di questa ragazza. Pagina dopo pagina, avevo l'impressione di essere stata risucchiata da un vortice di parole da cui non avrei avuto scampo e, assieme a Layra, di aver imboccato senza saperlo una ripida discesa verso un abisso di insoddisfazione, supremazia e follia. La sua lettura, infatti, appare quasi come un tentativo di ripercorrere il cammino di Layra all'indietro, una confessione disperata dalla soglia della sua insoddisfazione morale per sfuggire al labirinto di dolori e sofferenze che sono state scavati nella sua mente.
Una schiera di ombre evanescenti che camminano nel sentiero insidioso della vita, il profumo di magia che inebria uomini assetati di potere pronti a contrastare il male, La principessa degli elfi è un romanzo fantasy in cui i personaggi avvertono la presenza di una realtà che presto sarebbe diventata loro. Un enorme impermeabile avvolto da una luce luminosa; detriti trascurati di una vita passata, lontana. Guazzabuglio di sogni, speranze e delusioni di una ragazza, vibranti di vita, privi di ambiguità. Sfere di vetro incastonate nella neve che, una volta scosse, permettono al flusso dei ricordi di prendere vita.
Gioco di luci e ombre, d'immagini che vanno al di là della realtà e che riportano in uno scalcinato istituto o in una sontuosa scuola, zeppo di dialoghi, distrazioni magiche e romantiche, uno stile un po' imperfetto e un ritmo moderato, il romanzo narra una storia semplice e un po' acerba che tuttavia penetra nel lettore al punto tale d'immergerlo in uno stato fra il fascino e l'oblio. Un racconto che altri non è che una continua ricerca dell'identità, un richiamo costante a ciò che si è perduto e poi ritrovato, un oscuro labirinto che, per opera di un disegno non ancora perfetto, entusiasma e appassiona e cattura chiunque ami sentire sulla propria pelle il brivido dell'eccitazione. Asciutto, incerto ma incalzante trasmette piacevolissime sensazioni per tutto il tempo della lettura e, strutturato alla maniera dei romanzi della narrativa contemporanea, è ambientato in un epoca in cui il tempo e lo spazio scorrono a loro libero arbitrio.
Esordio avvincente ed entusiasmante, La principessa degli elfi narra una storia che oscilla continuamente tra il reale e il possibile fatto di strani e oscuri personaggi, scontri immediati e patti stretti col diavolo. Una magia che rende prigionieri, entra nel sangue, trafigge l'anima e atrofizza i pensieri.
Valutazione d'inchiostro: 4”
Ecco cosa pensa –B, una delle tre ragazze del blog Bookish Brains, del libro “La Principessa degli Elfi”, da lei valutato 4 stelline su 5. Grazie di cuore –B!
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“Ragazzi, sono super excited di postare finalmente questa recensione! Ho letto il libro veramente tantissimi mesi fa, ma tra esami e laurea non sono riuscita a scrivere una recensione decente. Arrivata l’estate abbiamo preferito aspettare fino all’autunno in modo che, anche chi tra voi è stato mesi e mesi in vacanza, potesse avere la possibilità di leggere questo post. Senza indugio (che ormai è diventata la mia espressione top), vi lascio al magico mondo de La Principessa degli Elfi.
Innanzitutto, è necessario dire che questo è il primo capitolo di una saga la cui protagonista è Layra, una ragazzina che all’inizio del libro ha solo 10 anni. Ovviamente – altrimenti sarebbe troppo facile, non trovate? – la nostra Layra non sa di essere l’unica principessa degli Elfi della luce, infatti la nostra ragazza ha vissuto tutta la vita in uno squallido orfanotrofio, maltrattata e vessata. Ma, nonostante questo, è una ragazza piena di spirito, forse anche per il fatto che sa di essere speciale, di possedere un dono, quello di riuscire a vedere folletti e fantasmi.
Infatti, i suoi unici amici sono Kiki e Sig, due folletti veramente particolari. La vita di Layra cambia improvvisamente quando, una notte, scopre di essere la Principessa degli Elfi perduta e che i demoni la stanno cercando per ucciderla.
Spaventata, Layra scappa dall’orfanotrofio e viene fatta prigioniera dal demone Urien e torturata per quattro anni, fino a che la nostra protagonista riesce finalmente a rifugiarsi tra le braccia dell’Opposizione. O, meglio, tra le braccia di Anter, giovanissimo capo del gruppo di Elfi della luce che combatte contro Urien e gli Elfi oscuri per rovesciare il loro regno. Purtroppo, la vita di Layra non sarà rose e fiori da qui in avanti, alcuni all’interno della resistenza la detestano per via dei suoi genitori – che si dice abbiano abbandonato il trono e il regno, una volta visto che la situazione era perduta – e ben presto la nostra principessa si renderà conto che, anche con la protezione di Anter e sua sorella Ally, la sua vita è costantemente in pericolo e, se vuole sopravvivere, dovrà imparare ad usare i suoi poteri.
Tra i vari e innumerevoli personaggi presenti nel libri, più di tutti ho adorato Ally, la sorellina minore di Anter. Nel libro ha solo dieci anni ma ne dimostra veramente di più - infatti ad essere sinceri, a volte, la cosa sembra un po' inverosimile -, sa sempre come affrontare ogni situazione, ha sempre ragione e non si lascia abbindolare da nessuno. È veramente simpaticissima e assolutamente badass, io ci metterei lei a capo dell’Opposizione!
Quello che mi è piaciuto di Layra è che dimostra gli anni che ha, non è come al solito una super eroina senza macchia e senza paura. Tutti cercano di ucciderla e lei reagisce di conseguenza, sta ancora imparando ad usare i suoi poteri e mi piace che non ci riesca al primo colpo – quando mai succede veramente?
Anter è affascinante, coraggioso e, anche se giovanissimo, un Capo dedito alla causa. È pronto a sacrificarsi per ciò in cui crede, per Ally e Layra e non si ferma davanti a nulla per proteggerle.
Il nostro super cattivo, badate bene ce ne sono parecchi, è Urien e devo dire che ho un po’ una cotta per lui….è talmente cattivo che risulta incredibilmente affascinante – forse un po’ meno se si pensa a tutte le torture e uccisioni che ha commesso. Eh, ma si sa, l’anima nera attira.
La scrittura di Licia è scorrevole, semplice e divertente, i suoi personaggi completi e la storia ha tutte le carte in regola per essere un perfetto fantasy middle grade!
Ora sono veramente curiosa di sapere come va a finire la saga!!!”
Innanzitutto, è necessario dire che questo è il primo capitolo di una saga la cui protagonista è Layra, una ragazzina che all’inizio del libro ha solo 10 anni. Ovviamente – altrimenti sarebbe troppo facile, non trovate? – la nostra Layra non sa di essere l’unica principessa degli Elfi della luce, infatti la nostra ragazza ha vissuto tutta la vita in uno squallido orfanotrofio, maltrattata e vessata. Ma, nonostante questo, è una ragazza piena di spirito, forse anche per il fatto che sa di essere speciale, di possedere un dono, quello di riuscire a vedere folletti e fantasmi.
Infatti, i suoi unici amici sono Kiki e Sig, due folletti veramente particolari. La vita di Layra cambia improvvisamente quando, una notte, scopre di essere la Principessa degli Elfi perduta e che i demoni la stanno cercando per ucciderla.
Spaventata, Layra scappa dall’orfanotrofio e viene fatta prigioniera dal demone Urien e torturata per quattro anni, fino a che la nostra protagonista riesce finalmente a rifugiarsi tra le braccia dell’Opposizione. O, meglio, tra le braccia di Anter, giovanissimo capo del gruppo di Elfi della luce che combatte contro Urien e gli Elfi oscuri per rovesciare il loro regno. Purtroppo, la vita di Layra non sarà rose e fiori da qui in avanti, alcuni all’interno della resistenza la detestano per via dei suoi genitori – che si dice abbiano abbandonato il trono e il regno, una volta visto che la situazione era perduta – e ben presto la nostra principessa si renderà conto che, anche con la protezione di Anter e sua sorella Ally, la sua vita è costantemente in pericolo e, se vuole sopravvivere, dovrà imparare ad usare i suoi poteri.
Tra i vari e innumerevoli personaggi presenti nel libri, più di tutti ho adorato Ally, la sorellina minore di Anter. Nel libro ha solo dieci anni ma ne dimostra veramente di più - infatti ad essere sinceri, a volte, la cosa sembra un po' inverosimile -, sa sempre come affrontare ogni situazione, ha sempre ragione e non si lascia abbindolare da nessuno. È veramente simpaticissima e assolutamente badass, io ci metterei lei a capo dell’Opposizione!
Quello che mi è piaciuto di Layra è che dimostra gli anni che ha, non è come al solito una super eroina senza macchia e senza paura. Tutti cercano di ucciderla e lei reagisce di conseguenza, sta ancora imparando ad usare i suoi poteri e mi piace che non ci riesca al primo colpo – quando mai succede veramente?
Anter è affascinante, coraggioso e, anche se giovanissimo, un Capo dedito alla causa. È pronto a sacrificarsi per ciò in cui crede, per Ally e Layra e non si ferma davanti a nulla per proteggerle.
Il nostro super cattivo, badate bene ce ne sono parecchi, è Urien e devo dire che ho un po’ una cotta per lui….è talmente cattivo che risulta incredibilmente affascinante – forse un po’ meno se si pensa a tutte le torture e uccisioni che ha commesso. Eh, ma si sa, l’anima nera attira.
La scrittura di Licia è scorrevole, semplice e divertente, i suoi personaggi completi e la storia ha tutte le carte in regola per essere un perfetto fantasy middle grade!
Ora sono veramente curiosa di sapere come va a finire la saga!!!”
Questa è la recensione di Scheggia, dal blog Scheggia tra le pagine, che ha valutato la versione digitale de “La Principessa degli Elfi” 4/5 su Goodreads. Grazie Scheggia.
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“All’inizio sono rimasta un po’ perplessa da questo libro, questo perché non capivo bene che genere aspettarmi, poi ho iniziato a vederlo come una storia per ragazzi e mi è piaciuto.
Sono dell’idea che questa sia una storia (e credo anche i sequel, essendo una trilogia) che debba essere letta dai ragazzi, direi dai 12 anni in su, questo perché è raccontato in maniera molto veloce e senza soffermarsi troppo sulle descrizioni che potrebbero caratterizzare libri più adulti.
C’è da aggiungere che il tipo di storia si presta molto ad avvicinare i giovani alla lettura, essendo un racconto veloce da leggere e che tende a non impegnare troppo, lasciandoti però la curiosità necessaria per leggere il seguito.
Ci sono alcuni errori nella scrittura che con una revisione si potrebbero sistemare, per il resto se il libro è destinato ai ragazzi lo trovo perfetto.
I personaggi sono un po’ troppo romantici nella loro idea di futuro, però ripeto (si lo so è tante volte che lo dico) se il libro è destinato ad un pubblico giovane, va bene così. L’unico personaggio che avrei voluto un po’ più infantile è il personaggio di Ally: una ragazzina di 10 anni è troppo sveglia e non nel senso di carattere, ma nei termini che usa nel parlare. Sarebbe bello vederla nei panni più di una ragazzina che di un’adulta.
Ovvio dire che, se il libro non è pensato per ragazzi, ci sono molte pecche nella trama che potrebbe a questo punto risultare scontata e un po’ banale, questo perché se per dei giovani sarebbe una lettura piacevole e senza troppi rallentamenti, per un adulto sarebbe davvero troppo veloce.”
Sono dell’idea che questa sia una storia (e credo anche i sequel, essendo una trilogia) che debba essere letta dai ragazzi, direi dai 12 anni in su, questo perché è raccontato in maniera molto veloce e senza soffermarsi troppo sulle descrizioni che potrebbero caratterizzare libri più adulti.
C’è da aggiungere che il tipo di storia si presta molto ad avvicinare i giovani alla lettura, essendo un racconto veloce da leggere e che tende a non impegnare troppo, lasciandoti però la curiosità necessaria per leggere il seguito.
Ci sono alcuni errori nella scrittura che con una revisione si potrebbero sistemare, per il resto se il libro è destinato ai ragazzi lo trovo perfetto.
I personaggi sono un po’ troppo romantici nella loro idea di futuro, però ripeto (si lo so è tante volte che lo dico) se il libro è destinato ad un pubblico giovane, va bene così. L’unico personaggio che avrei voluto un po’ più infantile è il personaggio di Ally: una ragazzina di 10 anni è troppo sveglia e non nel senso di carattere, ma nei termini che usa nel parlare. Sarebbe bello vederla nei panni più di una ragazzina che di un’adulta.
Ovvio dire che, se il libro non è pensato per ragazzi, ci sono molte pecche nella trama che potrebbe a questo punto risultare scontata e un po’ banale, questo perché se per dei giovani sarebbe una lettura piacevole e senza troppi rallentamenti, per un adulto sarebbe davvero troppo veloce.”
Questa che segue è la recensione di Manuela, visionabile anche sul suo blog Il Forziere dei Libri, la quale ha valutato la versione digitale de “La Principessa degli Elfi” 4/5 . Grazie di cuore Manuela.
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"Ho iniziato questo romanzo senza sapere cosa mi aspettava e dalle prime pagine mi è sembrato chiaro fosse un fantasy adatto a un pubblico giovanile. Conosciamo infatti Layra, la protagonista, a soli dieci anni quando viene a scoprire le sue origini. In poche pagine tutto precipita nel peggiore dei modi tanto da lasciare il lettore a bocca aperta per poi spostare la storia in avanti di quattro anni. Layra è cresciuta ed è pronta a iniziare un lungo “viaggio” che la porterà in un mondo a lei sconosciuto e ad affrontare prove forse troppo grandi per la sua ancora tenera età. Ma lei è forte, più di quanto lei stessa pensi e troverà sul suo cammino amici fidati e, chissà, forse anche un sentimento più grande e profondo che l’aiuterà nel suo difficile cammino.
Ho adorato la protagonista fin da subito. Wow, davvero una tigre con le sembianze di una dolce fanciulla. Indomita, coraggiosa, determinata ma anche molto dolce e generosa. Una vera principessa che partecipa delle sofferenze e delle gioie altrui, che pensa agli altri prima che a se stessa, che è disposta a tutto per salvare un popolo che forse nemmeno la vuole. Forse in alcuni momento un po' troppo decisa e sicura, un po' artificiale però l'ho comunque apprezzata.
E al suo fianco troviamo altri due personaggi eccezionali; Anter e Ally, fratello e sorella con un passato difficile alle spalle e per questo così legati l’uno all’altra da essere inseparabili. Che dire di Anter? Dolce, sensibile, leale e coraggioso, onesto e una miriade di altre doti positive che faranno breccia nella dura corazza che Layra si è costruita. Forse un po’ troppo perfetto, ma in fondo chi se ne importa. I libri, soprattutto se fantasy, son fatti per sognare e allora ben venga un personaggio maschile senza macchia, positivo e impeccabile che fa sempre la cosa giusta e nel modo giusto. E Ally? Una sorellina minore molto più saggia di quello che possa sembrare, forse più degli adulti. I battibecchi e le punzecchiature tra i due fratelli mi hanno suscitato molti sorrisi e tanta tenerezza.
Per quanto riguarda i cattivi… beh, sono veramente cattivi. Dall’ambiguo Drew, al demone Urien al cattivissimo per eccellenza, Amos, re degli elfi Oscuri. Ognuno di loro riserva delle sorprese e la loro presenza suscita sempre tensione e ansia, come ogni antagonista dovrebbe fare. Solo una piccola pecca. Forse sono troppo intercambiabili, troppo simili, sarebbero potuti essere meglio differenziati tra loro nella personalità.
Passiamo a parlare della trama. Io la suddividerei in due parti molto distinte.
La prima è straordinaria. Il romanzo parte subito in quarta. Cattura l’attenzione e non la lascia più e man mano che la storia procede diventa più movimentato e interessante. Il plot è abbastanza lineare, senza chissà che colpi di scena o, se vi sono, abbastanza prevedibili, tuttavia la storia scorre via che è un piacere. A questa prima parte avrei dato quasi il massimo dei voti. Momenti di tensione stemperati da momenti di ilarità o tenerezza, giusta dose di azione e romance e uno stile che fa buon uso dello show don’t tell, che fa partecipare il lettore alle vicende come se si trovasse lì.
A un tratto però succede qualcosa, un evento che capovolgerà le sorti di tutto il romanzo e dei protagonisti.
E qui ho le mie critiche. Una su tutte: troppa violenza e tensione. Come già detto, nella prima parte questi due elementi erano smorzati tanto da non appesantire la lettura. Qui invece è una lunga serie di torture, violenze, cattiverie e percosse. Scene dure con protagonisti anche donne, bambini e anziani e la capacità dell’autrice di creare empatia peggiora la situazione. Ora, se questo a qualcuno può piacere io non lo apprezzo particolarmente.
Se per la prima parte avrei potuto consigliare la lettura anche a dei ragazzini, sinceramente qui non me la sento. Troppe crudeltà, a volte ridondanti per non parlare del fatto che il libro è il primo di una trilogia quindi non è autoconclusivo. Tutto rimane In standby insomma. Una tensione narrativa che cresce continuamente senza mai trovare il suo momento clou perché il romanzo finisce così, lasciandoti un po’ appeso.
Detto questo, il romanzo si divora in una notte (sì, io ho letto iniziandolo alle 23 e finendo alle 4 di mattina perché proprio non potevo chiudere senza sapere cosa sarebbe accaduto ai protagonisti) e questo è positivo. Come è positivo che l’autrice riesca a far vivere al lettore sulla propria pelle le paure, i dubbi, la sofferenza della protagonista, come la speranza e la forza d’animo.
Perché Layra è un vero modello di forza di volontà e valori positivi come ho detto all’inizio, così come Anter e la sorella. Tutti e tre pronti a sacrificare la propria libertà o la propria vita per salvare chi amano.
Licia Oliviero ha uno stile semplice, lineare, pulito ma molto gradevole e che coinvolge. Ho molto apprezzato anche l’accuratezza del prodotto (ho trovato in tutto due refusi). Mi sarebbe piaciuto forse avere qualche informazione in più su questo mondo di elfi, streghe e demoni, sui loro poteri, il modo di vivere ecc… tuttavia è solo un desiderio personale.
In conclusione un romanzo che consiglio perché nel complesso mi è piaciuto. Ben scritto e strutturato, soprattutto avvincente, che sottolinea valori morali importanti e positivi: lealtà, coraggio, onestà, sacrificio, generosità e a base di tutti questi l’amore, in ogni sua forma. Come detto tuttavia, sebbene la storia sia semplice, non lo consiglierei a dei tredicenni o quattordicenni. Ma attenzione, gli adulti potrebbero trovare la storia un po' troppo infantile quindi diciamo che a questi ultimi debbano piacere le favole per apprezzare il libro della Oliviero."
Ho adorato la protagonista fin da subito. Wow, davvero una tigre con le sembianze di una dolce fanciulla. Indomita, coraggiosa, determinata ma anche molto dolce e generosa. Una vera principessa che partecipa delle sofferenze e delle gioie altrui, che pensa agli altri prima che a se stessa, che è disposta a tutto per salvare un popolo che forse nemmeno la vuole. Forse in alcuni momento un po' troppo decisa e sicura, un po' artificiale però l'ho comunque apprezzata.
E al suo fianco troviamo altri due personaggi eccezionali; Anter e Ally, fratello e sorella con un passato difficile alle spalle e per questo così legati l’uno all’altra da essere inseparabili. Che dire di Anter? Dolce, sensibile, leale e coraggioso, onesto e una miriade di altre doti positive che faranno breccia nella dura corazza che Layra si è costruita. Forse un po’ troppo perfetto, ma in fondo chi se ne importa. I libri, soprattutto se fantasy, son fatti per sognare e allora ben venga un personaggio maschile senza macchia, positivo e impeccabile che fa sempre la cosa giusta e nel modo giusto. E Ally? Una sorellina minore molto più saggia di quello che possa sembrare, forse più degli adulti. I battibecchi e le punzecchiature tra i due fratelli mi hanno suscitato molti sorrisi e tanta tenerezza.
Per quanto riguarda i cattivi… beh, sono veramente cattivi. Dall’ambiguo Drew, al demone Urien al cattivissimo per eccellenza, Amos, re degli elfi Oscuri. Ognuno di loro riserva delle sorprese e la loro presenza suscita sempre tensione e ansia, come ogni antagonista dovrebbe fare. Solo una piccola pecca. Forse sono troppo intercambiabili, troppo simili, sarebbero potuti essere meglio differenziati tra loro nella personalità.
Passiamo a parlare della trama. Io la suddividerei in due parti molto distinte.
La prima è straordinaria. Il romanzo parte subito in quarta. Cattura l’attenzione e non la lascia più e man mano che la storia procede diventa più movimentato e interessante. Il plot è abbastanza lineare, senza chissà che colpi di scena o, se vi sono, abbastanza prevedibili, tuttavia la storia scorre via che è un piacere. A questa prima parte avrei dato quasi il massimo dei voti. Momenti di tensione stemperati da momenti di ilarità o tenerezza, giusta dose di azione e romance e uno stile che fa buon uso dello show don’t tell, che fa partecipare il lettore alle vicende come se si trovasse lì.
A un tratto però succede qualcosa, un evento che capovolgerà le sorti di tutto il romanzo e dei protagonisti.
E qui ho le mie critiche. Una su tutte: troppa violenza e tensione. Come già detto, nella prima parte questi due elementi erano smorzati tanto da non appesantire la lettura. Qui invece è una lunga serie di torture, violenze, cattiverie e percosse. Scene dure con protagonisti anche donne, bambini e anziani e la capacità dell’autrice di creare empatia peggiora la situazione. Ora, se questo a qualcuno può piacere io non lo apprezzo particolarmente.
Se per la prima parte avrei potuto consigliare la lettura anche a dei ragazzini, sinceramente qui non me la sento. Troppe crudeltà, a volte ridondanti per non parlare del fatto che il libro è il primo di una trilogia quindi non è autoconclusivo. Tutto rimane In standby insomma. Una tensione narrativa che cresce continuamente senza mai trovare il suo momento clou perché il romanzo finisce così, lasciandoti un po’ appeso.
Detto questo, il romanzo si divora in una notte (sì, io ho letto iniziandolo alle 23 e finendo alle 4 di mattina perché proprio non potevo chiudere senza sapere cosa sarebbe accaduto ai protagonisti) e questo è positivo. Come è positivo che l’autrice riesca a far vivere al lettore sulla propria pelle le paure, i dubbi, la sofferenza della protagonista, come la speranza e la forza d’animo.
Perché Layra è un vero modello di forza di volontà e valori positivi come ho detto all’inizio, così come Anter e la sorella. Tutti e tre pronti a sacrificare la propria libertà o la propria vita per salvare chi amano.
Licia Oliviero ha uno stile semplice, lineare, pulito ma molto gradevole e che coinvolge. Ho molto apprezzato anche l’accuratezza del prodotto (ho trovato in tutto due refusi). Mi sarebbe piaciuto forse avere qualche informazione in più su questo mondo di elfi, streghe e demoni, sui loro poteri, il modo di vivere ecc… tuttavia è solo un desiderio personale.
In conclusione un romanzo che consiglio perché nel complesso mi è piaciuto. Ben scritto e strutturato, soprattutto avvincente, che sottolinea valori morali importanti e positivi: lealtà, coraggio, onestà, sacrificio, generosità e a base di tutti questi l’amore, in ogni sua forma. Come detto tuttavia, sebbene la storia sia semplice, non lo consiglierei a dei tredicenni o quattordicenni. Ma attenzione, gli adulti potrebbero trovare la storia un po' troppo infantile quindi diciamo che a questi ultimi debbano piacere le favole per apprezzare il libro della Oliviero."
Ecco a voi la recensione di Angela, visionabile anche sul suo blog Chicchi di pensieri, la quale ha letto la versione digitale de “La Principessa degli Elfi”. Mille grazie Angela.
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"Layra è la protagonista di questo fantasy; è una bambina di 10 anni quando la incontriamo per la prima volta e vive in un orfanotrofio... da sempre!
La sua vita non è priva di difficoltà sin da quando è piccola, perchè lì nell'istituto non viene trattata troppo benevolmente, ma quello che l'aspetta sarà di gran lunga più pericoloso della vita vissuta fino a quel momento.
La bambina ha la facoltà di vedere creature magiche, quali i folletti e questo è il suo piccolo segreto.
Ciò che non immagina è che questa sua capacità la rende speciale ed infatti, quando meno se l'aspetta, dovrà vedersela con un personaggio cattivissimo e malintenzionato: il demone Urien.
Sarà lui a rivelarle le sue origini regali: Layra è infatti una Principessa degli Elfi della Luce e a dimostrarlo è il diadema azzurro che le cinge la fronte come un tatuaggio.
Quel simbolo fa della ragazzina colei che dovrà riscattare il suo popolo dalla tirannia degli Elfi Oscuri, che hanno usurpato il suo trono.
Layra trascorre del tempo come prigioniera di Urien e solo quattro anni dopo ritrova la libertà.
La principessa riuscirà a fuggire ma conquistare la libertà non è la sola sfida che l'attende..: dovrà imparare a fidarsi degli altri, proprio lei che da bimba è stata umiliata, maltrattata, abbandonata anche dai genitori (o almeno così crede...), ferita, picchiata.
Ma il destino ha in serbo per lei delle sorprese, alcune saranno belle altre meno.
Una cosa è certa: non sarà sola, perché sul suo cammino ci saranno due amici speciali: Ally e suo fratello Anter, elfi della luce anche loro.
Dopo qualche sospetto iniziale, Layra riuscirà a fidarsi di Anter e viceversa, anche lui sentirà di poteri fidare della principessa, che però non è al sicuro, in quanto i nemici sono in mezzo a loro, a cominciare dal perfido Drew, che non mancherà di "perseguitare" la povera Layra, minacciandola e facendole del male.
La vita di tanti Elfi della Luce è in pericolo, compresa quella dei tre amici, Layra, Ally e Anter.
Restare uniti ed aiutarsi sarà necessario, come anche far ricorso ai propri poteri, cerando di gestirli ed utilizzarli al meglio per rispondere agli attacchi del nemico, ma non sarà così semplice.
Tra tradimenti e piccole lotte a colpi di poteri magici, Layra vedrà nascere sentimenti di amicizia e amore in mezzo alla malvagità di chi vuol soddisfare la propria sete di potere, anche a costo di far del male a tanti innocenti...
E' un romanzo (la prima parte di una trilogia) interessante, popolato da personaggi dotati di poteri magici, in cui è netta la contrapposizione tra i "buoni" e i "cattivi", tra il Bene e il Male; c'è un buon ritmo narrativo e non mi sono annoiata nella lettura, anche perché è scritto in modo semplice e piacevole, con personaggi ben delineati, di cui apprendiamo sentimenti e caratteristiche di personalità in modo netto; ci sono molti dialoghi che rendono vivace la storia.
Queste pagine ci trasportano in un mondo fatato ed è senza dubbio una bella lettura."
La sua vita non è priva di difficoltà sin da quando è piccola, perchè lì nell'istituto non viene trattata troppo benevolmente, ma quello che l'aspetta sarà di gran lunga più pericoloso della vita vissuta fino a quel momento.
La bambina ha la facoltà di vedere creature magiche, quali i folletti e questo è il suo piccolo segreto.
Ciò che non immagina è che questa sua capacità la rende speciale ed infatti, quando meno se l'aspetta, dovrà vedersela con un personaggio cattivissimo e malintenzionato: il demone Urien.
Sarà lui a rivelarle le sue origini regali: Layra è infatti una Principessa degli Elfi della Luce e a dimostrarlo è il diadema azzurro che le cinge la fronte come un tatuaggio.
Quel simbolo fa della ragazzina colei che dovrà riscattare il suo popolo dalla tirannia degli Elfi Oscuri, che hanno usurpato il suo trono.
Layra trascorre del tempo come prigioniera di Urien e solo quattro anni dopo ritrova la libertà.
La principessa riuscirà a fuggire ma conquistare la libertà non è la sola sfida che l'attende..: dovrà imparare a fidarsi degli altri, proprio lei che da bimba è stata umiliata, maltrattata, abbandonata anche dai genitori (o almeno così crede...), ferita, picchiata.
Ma il destino ha in serbo per lei delle sorprese, alcune saranno belle altre meno.
Una cosa è certa: non sarà sola, perché sul suo cammino ci saranno due amici speciali: Ally e suo fratello Anter, elfi della luce anche loro.
Dopo qualche sospetto iniziale, Layra riuscirà a fidarsi di Anter e viceversa, anche lui sentirà di poteri fidare della principessa, che però non è al sicuro, in quanto i nemici sono in mezzo a loro, a cominciare dal perfido Drew, che non mancherà di "perseguitare" la povera Layra, minacciandola e facendole del male.
La vita di tanti Elfi della Luce è in pericolo, compresa quella dei tre amici, Layra, Ally e Anter.
Restare uniti ed aiutarsi sarà necessario, come anche far ricorso ai propri poteri, cerando di gestirli ed utilizzarli al meglio per rispondere agli attacchi del nemico, ma non sarà così semplice.
Tra tradimenti e piccole lotte a colpi di poteri magici, Layra vedrà nascere sentimenti di amicizia e amore in mezzo alla malvagità di chi vuol soddisfare la propria sete di potere, anche a costo di far del male a tanti innocenti...
E' un romanzo (la prima parte di una trilogia) interessante, popolato da personaggi dotati di poteri magici, in cui è netta la contrapposizione tra i "buoni" e i "cattivi", tra il Bene e il Male; c'è un buon ritmo narrativo e non mi sono annoiata nella lettura, anche perché è scritto in modo semplice e piacevole, con personaggi ben delineati, di cui apprendiamo sentimenti e caratteristiche di personalità in modo netto; ci sono molti dialoghi che rendono vivace la storia.
Queste pagine ci trasportano in un mondo fatato ed è senza dubbio una bella lettura."
Di seguito la recensione di Ilenia C. dal Blog Libri di cristallo, che ha letto la prima edizione cartacea (2011) de "La Principessa degli Elfi" e l'ha valutata 4/5. Ti ringrazio Ilenia.
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"Dopo aver rimandato per un paio di mesi la lettura di questo
libro, mi trovo qui a parlarvi di una storia che in sé mi è piuttosto
piaciuta. Devo ammettere che all'inizio non riusciva a prendermi, perché
mi sembrava banale e la scrittura, nonostante la sua scorrevolezza, mi è
apparsa nei primi capitoli un pò infantile. Riprendendo il libro in mano,
fortunatamente queste considerazioni sono mutate. Ho trovato la storia
coinvolgente e ricca di colpi di scena. Da un inizio scontato, l'autrice è
riuscita a svolgere una trama originale ed intrigante in cui sono protagonisti
tantissimi personaggi. E' proprio su questi che voglio dilungarmi un momento.
Licia Oliviero è riuscita a dividere 'buoni' e 'cattivi' in una maniera
impeccabile, quasi subdola; infatti, quando si parla di Elfi Oscuri, i
personaggi diventano irrimediabilmente perfidi, al punto da lasciare qualche
brivido sulla schiena a causa della loro spietata cattiveria. Sopratutto per
quanto riguarda Drew. Nel lato buoni, invece, troviamo Layra, Ally e Anter, i
classici bonaccioni un pò ingenui, legati tra di loro dal forte senso
dell'amore. Le uniche pecche del volume, a parere mio, sono state l'incredibile
scoperta di poteri magici sempre nei momenti più scontati (ovvero quando Layra
aveva bisogno di qualcosa, puff! usciva fuori un nuovo potere) e, forse, la
stesura di dialoghi un pò banali che, però, non distolgono l'attenzione dalla
storia."
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