...de "La Principessa degli Elfi - La Maledizione"
Tratta dal blog Ioamoilibrieleserietv, ecco la recensione di Benedetta. Grazie infinite!
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"Buon pomeriggio e bentornati sul blog con la recensione dell'ultimo capitolo della serie "La principessa degli elfi"; quest'ultimo capitolo è stato la rivelazione delle rivelazioni, visto che si scoprono cose inimmaginabili su Amos e il suo passato; io non l'avrei mai detto e sono felicemente sorpresa di aver scoperto qualcosa in più sul nemico di Layra; ovviamente Layra e Anter sono sempre insieme anche fino a quella che si può tranquillamente definire l'ultima battaglia, ma non sono soli: con loro ci sono anche tre personaggi che ho avuto il piacere di scoprire e che sono parte del passato di Amos; non dirò altro per evitare di spoilerare troppo. La storia inizia un anno dopo il secondo volume, le cose sono cambiate almeno in parte, ma la battaglia finale vera e propria arriverà solo al termine di tutto; i personaggi subiscono, giustamente, una crescita necessaria, che li rende ancora più matura rispetto ai precedenti capitoli; la storia è ben delineata, scorre velocemente e sembra di essere lì con i protagonisti.
Licia è bravissima nel descrivere tutto questo, perché, come negli altri due, ho provato tante emozioni, ho avuto brutte sensazioni, esattamente come Layra, una voglia atroce di ammazzare Amos, ma devo dire che il destino che gli è stato riservato (leggete il libro per sapere qual è, io non ho intenzione di dire alcunché) è decisamente meglio della morte.
Insomma, vi consiglio vivamente la lettura di questa serie perché porta una miriade di emozioni continua, e non si riesce a staccarsene, perché si ha la costante voglia di sapere cosa succede e come va a finire; ovviamente i protagonisti affrontano anche altri ostacoli, pur sapendo che quello principale è Amos; i genitori di Layra, fino alla fine, vivono nella paura di perdere la figlia, ma sanno anche che è talmente forte che non si farà sconfiggere facilmente. Un altro personaggio che è una forza della natura e che ho adorato, è Ally: una ragazzina sempre pronta a mettersi in pericolo per salvare la vita agli altri, sempre pronta a sostenere e proteggere il fratello maggiore, Anter, anche se lui a volte, e giustamente, è preoccupato, visto che dovrebbe essere lui a proteggere Ally e non viceversa (anche se, devo ammetterlo, Ally ha ragione nel dire che a volte, anche i fratelli maggiori, vanno protetti).
Leggete questo romanzo, perché ne vale veramente la pena! (e ovviamente anche i precedenti, altrimenti non capite niente :D )
Valutazione 5 su 5"
Licia è bravissima nel descrivere tutto questo, perché, come negli altri due, ho provato tante emozioni, ho avuto brutte sensazioni, esattamente come Layra, una voglia atroce di ammazzare Amos, ma devo dire che il destino che gli è stato riservato (leggete il libro per sapere qual è, io non ho intenzione di dire alcunché) è decisamente meglio della morte.
Insomma, vi consiglio vivamente la lettura di questa serie perché porta una miriade di emozioni continua, e non si riesce a staccarsene, perché si ha la costante voglia di sapere cosa succede e come va a finire; ovviamente i protagonisti affrontano anche altri ostacoli, pur sapendo che quello principale è Amos; i genitori di Layra, fino alla fine, vivono nella paura di perdere la figlia, ma sanno anche che è talmente forte che non si farà sconfiggere facilmente. Un altro personaggio che è una forza della natura e che ho adorato, è Ally: una ragazzina sempre pronta a mettersi in pericolo per salvare la vita agli altri, sempre pronta a sostenere e proteggere il fratello maggiore, Anter, anche se lui a volte, e giustamente, è preoccupato, visto che dovrebbe essere lui a proteggere Ally e non viceversa (anche se, devo ammetterlo, Ally ha ragione nel dire che a volte, anche i fratelli maggiori, vanno protetti).
Leggete questo romanzo, perché ne vale veramente la pena! (e ovviamente anche i precedenti, altrimenti non capite niente :D )
Valutazione 5 su 5"
Qui di seguito potete leggere la recensione di Ilenia, dal blog Libri di cristallo. Grazie!
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"In questo libro ci troviamo catapultati un anno dopo la fine del secondo volume della trilogia e l'aria nel regno della Luce è in parte tranquilla ed in parte turbata. La storia di Layra, Anter ed Ally prosegue in un crescendo di colpi di scena che ci permettono di scoprire finalmente cosa si nasconde dietro al terribile Amos, uno dei cattivi meglio realizzati di cui io abbia mai letto. Licia è bravissima nel tratteggiare questo personaggio e nel renderlo un antagonista esemplare e cattivissimo, che non può non suscitare sia odio che curiosità nel lettore. La sua cattiveria è ben ponderata e nonostante sia veramente sadica, riesce a non sfociare nella paranoia come nel caso del suo sottoposto Drew.
Anche i personaggi principali sono ancora una volta ben caratterizzati ed in questo volume si nota ancor di più la crescita narrativa dell'autrice, come si era già iniziato a vedere nel libro precedente. Con l'autrice è cresciuto anche il personaggio di Ally, che in questo volume mi è piaciuta tantissimo perché finalmente ha una parte tutta sua che le permette di dare il meglio di sé.
Invece fanno un passo indietro i due protagonisti principali, che tornano un po' a vivere la storia sottolineando in modo forse un po' troppo eccessivo i loro reciproci sentimenti. Nonostante questo, apprezzo ancora una volta il ponderato uso delle loro arti magiche.
La narrazione corre spedita e lo stile semplice dell'autrice, legato all'accattivante trama ricca di scene in grado di togliere il fiato al lettore, permettono di divorare il libro in poco tempo ed accompagnano la storia in un continuo crescendo emotivo che raggiunge il suo apice nella fase finale dell'avventura. Nonostante alcuni degli ultimi capitoli in cui Amos e i ragazzi si trovano faccia a faccia sembrino servire un po' per allungare il tutto, è proprio poco prima della conclusione che accade qualcosa in grado di lacerare i sentimenti di chi legge 'La maledizione', per poi rimetterli insieme in un finale che il lettore non fatica ad immaginare, ma che non può non strappare un sorriso.
Valutazione 4 su 5"
Anche i personaggi principali sono ancora una volta ben caratterizzati ed in questo volume si nota ancor di più la crescita narrativa dell'autrice, come si era già iniziato a vedere nel libro precedente. Con l'autrice è cresciuto anche il personaggio di Ally, che in questo volume mi è piaciuta tantissimo perché finalmente ha una parte tutta sua che le permette di dare il meglio di sé.
Invece fanno un passo indietro i due protagonisti principali, che tornano un po' a vivere la storia sottolineando in modo forse un po' troppo eccessivo i loro reciproci sentimenti. Nonostante questo, apprezzo ancora una volta il ponderato uso delle loro arti magiche.
La narrazione corre spedita e lo stile semplice dell'autrice, legato all'accattivante trama ricca di scene in grado di togliere il fiato al lettore, permettono di divorare il libro in poco tempo ed accompagnano la storia in un continuo crescendo emotivo che raggiunge il suo apice nella fase finale dell'avventura. Nonostante alcuni degli ultimi capitoli in cui Amos e i ragazzi si trovano faccia a faccia sembrino servire un po' per allungare il tutto, è proprio poco prima della conclusione che accade qualcosa in grado di lacerare i sentimenti di chi legge 'La maledizione', per poi rimetterli insieme in un finale che il lettore non fatica ad immaginare, ma che non può non strappare un sorriso.
Valutazione 4 su 5"
Qui di seguito l'opinione di Fedy-Ika, dal blog Dreaming Wonderland, che ha letto e recensito “La Principessa degli Elfi - La Maledizione”. Grazie mille!
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"È passato qualche tempo dalle vicende del secondo volume e, a parte varie sparizioni di bambini, è tutto tranquillo. Layra e Anter, però, durante una passeggiata, vengono presi con l'inganno. Per ritrovarli, Ally, andrà nel bosco e finirà per essere una delle ulteriori scomparse.
Ringrazio nuovamente l'autrice per avermi dato l'opportunità di leggere questa trilogia.
Le vicende non riprendono da dove le avevamo lasciate, ma è passato un po' di tempo che ha fatto vivere ai tre giovani protagonisti una sorta di tranquillità, anche se non totale in quanto nel paese stanno sparendo tanti bambini e la causa è sconosciuta. I tre avranno un legame diverso e si troveranno a vivere avventure molto differenti seppure accomunate dallo stesso colpevole. Dovranno realmente tirare fuori tutta la forza d'animo che hanno dentro dimostrando anche una certa maturità. Anche se molto giovani, soprattutto Ally, tutti e tre mostrano lealtà, coraggio, bontà e voglia di vivere finalmente una vita tranquilla accanto alle persone che amano. E, se Layra e Anter avevano dimostrato tutto ciò anche negli altri due romanzi, è proprio Ally a fare un passo avanti anche perché è costretta dato che si troverà sola a combattere la sua battaglia. Ci sono molti altri personaggi che popolano la storia, diventando importanti per i vari accadimenti.
Il libro ci viene narrato attraverso gli occhi di tutti e tre i protagonisti, perlopiù.
Il linguaggio utilizzato è sempre lo stesso: semplice e di facile scorrimento. Ho trovato anche un ulteriore miglioramento da parte dell'autrice.
Probabilmente, se avessi letto questa storia qualche anno fa, me ne sarei follemente innamorata perché presenta tutti quegli elementi che mi piacciono.
Non voglio, come sempre, rivelare troppo per non rovinarvi la lettura.
Sappiate che ho apprezzato i personaggi e la loro crescita; la trama ricca di colpi di scena e capace di tenere accesa la curiosità; la tenerezza di determinate scene. Anche il finale mi è piaciuto!
Per cui, per concludere, vi consiglio questo libro e, ovviamente, anche la trilogia completa, perché merita una possibilità e dobbiamo pur aiutare i giovani scrittori del nostro paese, no?
La mia votazione:
4 su 5: Interessante/Bello!"
Ringrazio nuovamente l'autrice per avermi dato l'opportunità di leggere questa trilogia.
Le vicende non riprendono da dove le avevamo lasciate, ma è passato un po' di tempo che ha fatto vivere ai tre giovani protagonisti una sorta di tranquillità, anche se non totale in quanto nel paese stanno sparendo tanti bambini e la causa è sconosciuta. I tre avranno un legame diverso e si troveranno a vivere avventure molto differenti seppure accomunate dallo stesso colpevole. Dovranno realmente tirare fuori tutta la forza d'animo che hanno dentro dimostrando anche una certa maturità. Anche se molto giovani, soprattutto Ally, tutti e tre mostrano lealtà, coraggio, bontà e voglia di vivere finalmente una vita tranquilla accanto alle persone che amano. E, se Layra e Anter avevano dimostrato tutto ciò anche negli altri due romanzi, è proprio Ally a fare un passo avanti anche perché è costretta dato che si troverà sola a combattere la sua battaglia. Ci sono molti altri personaggi che popolano la storia, diventando importanti per i vari accadimenti.
Il libro ci viene narrato attraverso gli occhi di tutti e tre i protagonisti, perlopiù.
Il linguaggio utilizzato è sempre lo stesso: semplice e di facile scorrimento. Ho trovato anche un ulteriore miglioramento da parte dell'autrice.
Probabilmente, se avessi letto questa storia qualche anno fa, me ne sarei follemente innamorata perché presenta tutti quegli elementi che mi piacciono.
Non voglio, come sempre, rivelare troppo per non rovinarvi la lettura.
Sappiate che ho apprezzato i personaggi e la loro crescita; la trama ricca di colpi di scena e capace di tenere accesa la curiosità; la tenerezza di determinate scene. Anche il finale mi è piaciuto!
Per cui, per concludere, vi consiglio questo libro e, ovviamente, anche la trilogia completa, perché merita una possibilità e dobbiamo pur aiutare i giovani scrittori del nostro paese, no?
La mia votazione:
4 su 5: Interessante/Bello!"
Dal blog Le Fiamme di Pompei, ecco la recensione di Giulia per “La Principessa degli Elfi - La Maledizione”.
Grazie di cuore! |
"Che dire, siamo giunti alla fine della splendida storia di Layra e non poteva essere un capitolo finale migliore. Tra i tre libri sicuramente questo è quello che mi ha colpito di più ed è un classico del genere fantasy: stupire alla fine con un racconto meraviglioso. Infondo questa trilogia è perfetta per qualunque adolescente voglia avvicinarsi al fantasy puro, è narrato in maniera veloce e senza soffermarsi troppo sulle descrizioni che potrebbero caratterizzare libri più adulti ma in questo contesto non dispiace.
I personaggi sono sempre caratterizzati benissimo, la magia di Layra è portata ad un altro livello e si nota la maturità acquisita dai giovani personaggi rispetto al primo libro. C’è l’introduzione di nuovi personaggi che riusciamo a conoscere nello scorrere della trama, a volte risulta un po’ confusionario ma si scioglie bene tutto alla fine.
La storia d’amore tra Layra e Anter arriva al culmine del romanticismo soprattutto nelle ultime pagine del romanzo ed è quello che mi aspettavo, niente di più e niente di meno. La battaglia magica me l’aspettavo un po’ diversa ma mi è piaciuta moltissimo lo stesso. Sicuramente mi mancherà questa storia, l’autrice è stata molto brava nel creare un sentimento tra i personaggi e il lettore, alla fine ti affezioni a Layra, Anter e Ally senza neanche accorgertene.
Davvero una trilogia che mi rimarrà nel cuore, complimenti all’autrice non capita spesso di avere autrice italiane così giovani e così dedite al classico fantasy. Vi consiglio vivamente di leggere tutti e tre i capitoli della trilogia e leggere le mie recensioni sui capitoli precedenti se ancora non lo avete fatto!
Valutazione 4,5/5"
I personaggi sono sempre caratterizzati benissimo, la magia di Layra è portata ad un altro livello e si nota la maturità acquisita dai giovani personaggi rispetto al primo libro. C’è l’introduzione di nuovi personaggi che riusciamo a conoscere nello scorrere della trama, a volte risulta un po’ confusionario ma si scioglie bene tutto alla fine.
La storia d’amore tra Layra e Anter arriva al culmine del romanticismo soprattutto nelle ultime pagine del romanzo ed è quello che mi aspettavo, niente di più e niente di meno. La battaglia magica me l’aspettavo un po’ diversa ma mi è piaciuta moltissimo lo stesso. Sicuramente mi mancherà questa storia, l’autrice è stata molto brava nel creare un sentimento tra i personaggi e il lettore, alla fine ti affezioni a Layra, Anter e Ally senza neanche accorgertene.
Davvero una trilogia che mi rimarrà nel cuore, complimenti all’autrice non capita spesso di avere autrice italiane così giovani e così dedite al classico fantasy. Vi consiglio vivamente di leggere tutti e tre i capitoli della trilogia e leggere le mie recensioni sui capitoli precedenti se ancora non lo avete fatto!
Valutazione 4,5/5"
Rose, dal blog The Bookworms Invasion, ha recensito “La Principessa degli Elfi - La Maledizione”. Grazie infinite!
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"Eccoci tornati con la recensione dell'ultimo libro della trilogia di Licia Oliviero. So già che nel momento in cui pubblicherò la recensione sentirò la mancanza dei personaggi.
"La verità era che nessuno dei due aveva davvero creduto che fosse finita, per quanto avessero provato a mentire a loro stessi e a tutti gli altri, per quanto volessero sorridere e dimenticare non c’erano mai riusciti.”
E' trascorso un anno dalla battaglia in cui gli Elfi della Luce hanno sconfitto Amos e il suo esercito di Elfi Oscuri, riconquistando così, dopo tanto tempo, il loro regno.
Già dal primo capitolo veniamo ri-catapultati dentro la storia. Si inizia col botto gente!
Amos è tornato.
Dal regno della Luce iniziano a sparire sempre più frequentemente dei bambini e i nostri tre amici vogliono scoprirne di più, finché, un giorno, Layra e Anter vengono presi e fatti prigionieri nel regno degli Elfi Oscuri.
Ho trovato un po' stupido il modo in cui si sono fatti prendere, ma li perdoniamo perché loro cercavano solo di salvare una vita innocente.
Ce la faranno la Principessa e i suoi amici a sconfiggere una volta per tutte il terribile Amos?
Se ricordate, nella recensione del secondo libro dissi che l'avevo trovato un po' noioso...tranquilli, in questo libro non c'è un attimo di pausa. A quasi ogni capitolo succede qualcosa di nuovo o ci sono colpi di scena che ti obbligano a procedere con la lettura.
Per farvi capire, il libro l'ho letto in due sedute. Alla prima ero arrivata al 25%, durante la seconda ho terminato il restante 75% e vorrei tener presente che il libro ha sulle 500 pagine.
Licia ha il potere di farmi amare ogni personaggi che crea (ovvio, Drew a parte). In questo ultimo libro ci vengono presentati personaggi nuovi. Tra i miei preferiti ci sono Davis, un bambino del regno della Luce fatto prigioniero da Amos e Theo, di cui non posso dirvi granché altrimenti sarebbe un grosso spoiler.
Ovviamente ritroviamo i personaggi anche dei primi due libri.
Quando è ricomparso Dylan, totalmente all'improvviso, ho fangirlato come una cretina e ho scritto il suo nome in grande nel mio quaderno degli appunti, circondato da cuoricini.
Amo poco questo Elfo Oscuro.
Ho apprezzato tanto che l'autrice abbia dato, sia a Dylan che ad Ally, maggiore importanza. La piccola Ally è cresciuta davvero tanto dal primo libro e il ruolo di Dylan nella storia è davvero principale. Quando ho scoperto completamente la sua importanza ero tipo: Oh mio Dio sì, sì e sì!
Altra cosa che ho apprezzato è il fatto che Licia ci abbia dato la possibilità di dare una sbirciata al passato di Amos. Solo che volevo di più, volevo conoscere più cose, più fatti, perché trovo che Amos sia un personaggio davvero complesso che merita di essere analizzato più profondamente.
"Una parte di lei si rendeva perfettamente conto che fosse sciocco cercare nell'arrendamento una traccia delle atrocità compiute dal sovrano degli Elfi Oscuri, tuttavia era inquietante quella facciata di bellezza e lusso, conoscendo i retroscena che nascondeva.
Anche Amos era così, indossava una maschera con cui voleva nascondere la sua anima corrotta, ripiena d’odio e macchiata di sangue innocente.”
Altra cosa che vi giuro non manderò mai giù è la morte di un personaggio. Non dirò il nome, ma
per chi è con me in questa avventura dall'inizio può immaginare a chi mi sto riferendo. Speravo davvero con TUTTO il cuore che morisse tra atroci sofferenze. INVECE NO! E' morto troppo velocemente e in modo troppo banale. Doveva essere torturato da qualcuno alla Ramsay Bolton. No, no e no!
Prendo una citazione del libro "La ragazza di carta" di Guillaume Musso per farvi capire come avrei fatto io.
[...]<<Non so, di...di strapparti le viscere, farti crepare lentamente, poi clonarti in diecimila esemplari per poter meglio uccidere con le mie mani ognuno dei tuoi diecimila cloni tra le sofferenze più atroc...>>
Concludo la recensione dicendo che l'autrice ha saputo rispondere a tutte le domande che avevo, tranne una: il mistero dietro Rowan e Coline. Mi piacerebbe davvero tanto conoscere maggiormente la loro storia.
E' stata un'avventura davvero bella, mi mancherà ridere e lottare al fianco di Anter, Ally e Layra. Spero di avere la possibilità di leggere qualcos'altro di Licia in un prossimo futuro.
VOTO: 4 su 5"
"La verità era che nessuno dei due aveva davvero creduto che fosse finita, per quanto avessero provato a mentire a loro stessi e a tutti gli altri, per quanto volessero sorridere e dimenticare non c’erano mai riusciti.”
E' trascorso un anno dalla battaglia in cui gli Elfi della Luce hanno sconfitto Amos e il suo esercito di Elfi Oscuri, riconquistando così, dopo tanto tempo, il loro regno.
Già dal primo capitolo veniamo ri-catapultati dentro la storia. Si inizia col botto gente!
Amos è tornato.
Dal regno della Luce iniziano a sparire sempre più frequentemente dei bambini e i nostri tre amici vogliono scoprirne di più, finché, un giorno, Layra e Anter vengono presi e fatti prigionieri nel regno degli Elfi Oscuri.
Ho trovato un po' stupido il modo in cui si sono fatti prendere, ma li perdoniamo perché loro cercavano solo di salvare una vita innocente.
Ce la faranno la Principessa e i suoi amici a sconfiggere una volta per tutte il terribile Amos?
Se ricordate, nella recensione del secondo libro dissi che l'avevo trovato un po' noioso...tranquilli, in questo libro non c'è un attimo di pausa. A quasi ogni capitolo succede qualcosa di nuovo o ci sono colpi di scena che ti obbligano a procedere con la lettura.
Per farvi capire, il libro l'ho letto in due sedute. Alla prima ero arrivata al 25%, durante la seconda ho terminato il restante 75% e vorrei tener presente che il libro ha sulle 500 pagine.
Licia ha il potere di farmi amare ogni personaggi che crea (ovvio, Drew a parte). In questo ultimo libro ci vengono presentati personaggi nuovi. Tra i miei preferiti ci sono Davis, un bambino del regno della Luce fatto prigioniero da Amos e Theo, di cui non posso dirvi granché altrimenti sarebbe un grosso spoiler.
Ovviamente ritroviamo i personaggi anche dei primi due libri.
Quando è ricomparso Dylan, totalmente all'improvviso, ho fangirlato come una cretina e ho scritto il suo nome in grande nel mio quaderno degli appunti, circondato da cuoricini.
Amo poco questo Elfo Oscuro.
Ho apprezzato tanto che l'autrice abbia dato, sia a Dylan che ad Ally, maggiore importanza. La piccola Ally è cresciuta davvero tanto dal primo libro e il ruolo di Dylan nella storia è davvero principale. Quando ho scoperto completamente la sua importanza ero tipo: Oh mio Dio sì, sì e sì!
Altra cosa che ho apprezzato è il fatto che Licia ci abbia dato la possibilità di dare una sbirciata al passato di Amos. Solo che volevo di più, volevo conoscere più cose, più fatti, perché trovo che Amos sia un personaggio davvero complesso che merita di essere analizzato più profondamente.
"Una parte di lei si rendeva perfettamente conto che fosse sciocco cercare nell'arrendamento una traccia delle atrocità compiute dal sovrano degli Elfi Oscuri, tuttavia era inquietante quella facciata di bellezza e lusso, conoscendo i retroscena che nascondeva.
Anche Amos era così, indossava una maschera con cui voleva nascondere la sua anima corrotta, ripiena d’odio e macchiata di sangue innocente.”
Altra cosa che vi giuro non manderò mai giù è la morte di un personaggio. Non dirò il nome, ma
per chi è con me in questa avventura dall'inizio può immaginare a chi mi sto riferendo. Speravo davvero con TUTTO il cuore che morisse tra atroci sofferenze. INVECE NO! E' morto troppo velocemente e in modo troppo banale. Doveva essere torturato da qualcuno alla Ramsay Bolton. No, no e no!
Prendo una citazione del libro "La ragazza di carta" di Guillaume Musso per farvi capire come avrei fatto io.
[...]<<Non so, di...di strapparti le viscere, farti crepare lentamente, poi clonarti in diecimila esemplari per poter meglio uccidere con le mie mani ognuno dei tuoi diecimila cloni tra le sofferenze più atroc...>>
Concludo la recensione dicendo che l'autrice ha saputo rispondere a tutte le domande che avevo, tranne una: il mistero dietro Rowan e Coline. Mi piacerebbe davvero tanto conoscere maggiormente la loro storia.
E' stata un'avventura davvero bella, mi mancherà ridere e lottare al fianco di Anter, Ally e Layra. Spero di avere la possibilità di leggere qualcos'altro di Licia in un prossimo futuro.
VOTO: 4 su 5"
Sul blog Sogni d'inchiostro, Gresi ha recensito “La Principessa degli Elfi - La Maledizione”. Grazie mille Gresi.
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"Sapevo che, quando sarebbe finito, avrei avuto molto da perdere. Inaspettatamente, involontario, necessario e tutto questo era niente che avessi voglia di fare. A portarmi lì era stata una giovane autrice italiana che, in un periodo estremamente confuso, avvilente, un disordine martellante che ha annientato il mio spirito, mi ha sottratto dalla frenesia del giorno, spazzando via pensieri torbidi e turbolenti. La mia presenza lì aveva avuto l'effetto desiderato. Una settimana tranquilla, una dolce storia d'amore in compagnia di due giovani il cui cuore ancora sanguina. Un sole caldo e splendente che è sorto e tramontato all''orizzonte. La fine della corsa. Non era niente che potesse essere paragonato a qualcosa di tragico, eppure separarmi da Layra e Anter, da questi combattenti forti ma immuni,- nonostante abbiano strisciato sullo stomaco attraverso lotte agghiaccianti, attraverso continenti su chiodi segregati e arrugginiti, flagellati per i loro peccati, picchiati e dissanguati, pur di tornare sempre l'uno fra le braccia dell'altro - è stato davvero terribile. Il mio nome, la mia identità, la mia anima, tutto quello cui un tempo sarei ricorsa per definirmi, non mi parevano più <<miei>>. Non mi riconoscevo più in questa nuova identità. Mi sentivo diversa. Una combattente. Ribelle. Sprazzi di vita che ho vissuto, della vita di due estranei che non ho mai concepito come tali e cui ho goduto, ma che ho assimilato come pezzi della mia vita che mi ha portato prima alla gioia e all'appagamento, poi al resto, lasciandomi tutto alle spalle per avviarmi verso qualcosa di completamente nuovo e diverso che potesse allietare il mio spirito.
Il mio cervello stava già cominciando a concepire l'idea di un arrivederci, e accipicchia se non è stato difficoltoso come tutte le altre volte in cui ho sentito così intensamente una storia.
Ero Layra, ero Anter, in un harem privato di un regno bellissimo e indimenticabile, folle di potere e coraggio, consapevole di non avere una strada spianata davanti. Ero protagonista di una lotta, che tuttavia costringe a trascinarci il peso delle incombenze passate.
L'anima del romanzo era tutta nei miei pensieri e, riflettendo su ciò che avrei voluto dire, ero tuttavia consapevole del fatto che è impossibile identificare con esattezza le "cause" di ciò che ci succede, quando ci si lascia andare a questo tipo di magia. Certo, fra le ragioni immediate di questo quesito c'è una sana amicizia con l'autrice, il desiderio di voler coglierne completamente l'essenza e quello di metterlo alla prova; ma soprattutto c'è la convinzione che la nostra vita è anche un moto perpetuo di forza. Anche quando sembra tutto perduto, trovare la forza per andare avanti.
Ho voluto leggere la storia di Licia per pura curiosità. Con un esistenza più tranquilla e meno avventurosa della loro, vissuta, per quanto mi è stato possibile, entro i limiti autoimposti dalla mia coscienza. Per tutto questo tempo sono stata un'osservatrice attenta, scrupolosa, discreta. E poi, cosa accadde? Presi un treno che mi condusse in un luogo sconosciuto, nonostante talvolta si impantanava in stazioni tetre e fosche.
Licia e la sua appassionante saga mi hanno trascinata dalla routine, dalla frenesia di questi ultimi giorni d'ottobre, dalla solitudine, dimostrandomi quanto d'importante ci sia nella vita. Dando sfogo ai miei più grandi e tormentati desideri, fin quando non ho visto anch'io il deserto arido della loro anima fiorire di vita. Timorosi del senso del tempo e della vita, di non trovare più alcuna via d'uscita e non essere più liberi, materie finiti in uno spazio infinito.
Così assetato di meravigliosa magia, supremazia e amore, mi sono fatta avvolgere completamente dalla storia che, se dovessi inventarmi il sogno del mio entusiasmo nei riguardi di questa storia, penserei a un vortice inaspettato. Un romanzo che consiglio caldamente a chiunque mostri anche una parvenza d'interesse e che, magari come me, si rallegrano nel leggere talvolta storie di questo tipo. Storie che nascondono il loro potenziale non nella trama o nella caratterizzazione dei personaggi, ma nella tangibilità di alcune immagini che l'autrice riesce magistralmente a evocare e che si camuffa tra le mura di un mondo ombroso e suggestivo proprio come questo.
Valutazione d'inchiostro: 4"
Il mio cervello stava già cominciando a concepire l'idea di un arrivederci, e accipicchia se non è stato difficoltoso come tutte le altre volte in cui ho sentito così intensamente una storia.
Ero Layra, ero Anter, in un harem privato di un regno bellissimo e indimenticabile, folle di potere e coraggio, consapevole di non avere una strada spianata davanti. Ero protagonista di una lotta, che tuttavia costringe a trascinarci il peso delle incombenze passate.
L'anima del romanzo era tutta nei miei pensieri e, riflettendo su ciò che avrei voluto dire, ero tuttavia consapevole del fatto che è impossibile identificare con esattezza le "cause" di ciò che ci succede, quando ci si lascia andare a questo tipo di magia. Certo, fra le ragioni immediate di questo quesito c'è una sana amicizia con l'autrice, il desiderio di voler coglierne completamente l'essenza e quello di metterlo alla prova; ma soprattutto c'è la convinzione che la nostra vita è anche un moto perpetuo di forza. Anche quando sembra tutto perduto, trovare la forza per andare avanti.
Ho voluto leggere la storia di Licia per pura curiosità. Con un esistenza più tranquilla e meno avventurosa della loro, vissuta, per quanto mi è stato possibile, entro i limiti autoimposti dalla mia coscienza. Per tutto questo tempo sono stata un'osservatrice attenta, scrupolosa, discreta. E poi, cosa accadde? Presi un treno che mi condusse in un luogo sconosciuto, nonostante talvolta si impantanava in stazioni tetre e fosche.
Licia e la sua appassionante saga mi hanno trascinata dalla routine, dalla frenesia di questi ultimi giorni d'ottobre, dalla solitudine, dimostrandomi quanto d'importante ci sia nella vita. Dando sfogo ai miei più grandi e tormentati desideri, fin quando non ho visto anch'io il deserto arido della loro anima fiorire di vita. Timorosi del senso del tempo e della vita, di non trovare più alcuna via d'uscita e non essere più liberi, materie finiti in uno spazio infinito.
Così assetato di meravigliosa magia, supremazia e amore, mi sono fatta avvolgere completamente dalla storia che, se dovessi inventarmi il sogno del mio entusiasmo nei riguardi di questa storia, penserei a un vortice inaspettato. Un romanzo che consiglio caldamente a chiunque mostri anche una parvenza d'interesse e che, magari come me, si rallegrano nel leggere talvolta storie di questo tipo. Storie che nascondono il loro potenziale non nella trama o nella caratterizzazione dei personaggi, ma nella tangibilità di alcune immagini che l'autrice riesce magistralmente a evocare e che si camuffa tra le mura di un mondo ombroso e suggestivo proprio come questo.
Valutazione d'inchiostro: 4"
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